CSU primo partito, AfD ed Elettori Liberi in crescita, crisi di SPD. Verso una ulteriore coalizione tra Cristiano Sociali ed Elettori Liberi
di Ninni Radicini
16 ottobre 2023
La consultazione elettorale svolta l'8 ottobre per il rinnovo dei seggi del Landtag della Baviera, il Parlamento statale monocamerale, ha prodotto alcuni risultati di rilievo. La CSU (Unione Cristiano-Sociale) si conferma primo partito con il 37% (-0.2), seguita da FW (Elettori Liberi) che con il 15.8% (+4.2) diventa il secondo partito superando i Verdi, che scendono al quarto posto con il 14.4% (-3.2), superati anche da AfD (Alternativa per la Germania) al terzo posto con il 14.6% (+4.4). Perde ancora consensi la SPD (Partito Socialdemocratico Tedesco), che si ferma all'8.4% (-1.3). Al di sotto della soglia di sbarramento del 5%, non ottiene alcun seggio FDP (Partito Liberale), con il 3% (-2.1), così come Linke (La Sinistra) con l'1.5% (-1.8), che anche nella legislatura precedente non aveva alcun rappresentante. Altre formazioni di minoranza totalizzano complessivamente il 5.2%.
Il sistema elettorale tedesco, sia a livello federale sia statale, prevede l'attribuzione di una parte dei seggi con il metodo maggioritario e una parte con il metodo proporzionale (alle liste che ottengono almeno il 5% dei voti). I 203 seggi del Parlamento della Baviera sono stati attribuiti a CSU 85 (=), Elettori Liberi 37 (+10), AfD 32 (+10), Verdi 32 (-6), SPD 17 (-5).
CSU e FW, i due partiti che hanno composto la coalizione di governo uscente (indicata anche come coalizione "nero-arancione", in riferimento ai colori dei due partiti), presieduta dal Primo Ministro (Ministerpräsident) Markus Söder (CSU), hanno avuto riscontri elettorali diversi. Pur confermandosi primo partito, la CSU ha segnato il peggior risultato nelle elezioni statali bavaresi dal 1950. I flussi elettorali hanno rilevato il passaggio ai Cristiano Sociali di quote rilevanti di ex elettori sia dei principali partiti, sia di formazioni di minoranza (sotto la quota del 5%), oltre che provenienti dall'area dell'astensione. Ma CSU perde quote altrettanto rilevanti di sui ex elettori, che in questa elezione hanno scelto di votare per Elettori Liberi e AfD.
Elettori Liberi - partito di orientamento liberale-conservatore - è entrato per la prima volta nel Parlamento Bavarese nel 2008 e nel Parlamento Europeo nel 2014 (nella legislatura 2019-2024 ha eletto due deputati aderenti a al gruppo parlamentare Renew Europe). Il dato di FW è superiore di un punto percentuale a quello indicato nelle rilevazioni pre-elettorali. E' da sottolineare la vittoria in due collegi elettorali e di conseguenza l'ottenimento di due seggi attribuiti direttamente, uno dei quali al presidente del partito Hubert Aiwanger, Vice Primo Ministro e Ministro dell'Economia nel governo nero-arancione 2018-2023. Nell'esecutivo uscente FW ha avuto tre ministeri - Economia, Cultura, Ambiente -, che si ipotizza possano aumentare a quattro, sebbene la CSU prima delle elezioni abbia escluso questa modifica negli equilibri della coalizione. La prevedibilità di un risultato elettorale comunque migliore del già notevole precedente ha proiettato Elettorali Liberi verso le elezioni federali del 2025, ponendo il traguardo dell'ottenimento di una propria rappresentanza nel Bundestag.
Da notare che i tre i partiti che compongono la maggioranza di governo federale - SPD, Verdi, FDP - la coalizione "Semaforo" (dai colori delle tre formazioni politiche) hanno perduto consensi. Particolarmente negativo il dato di SPD: 8.5% è la percentuale più bassa ottenuta dai Socialdemocratici nella storia delle elezioni nel Land della Baviera, che peggiora il 9.7% del 2018, a sua volta già record negativo storico. In campagna elettorale SPD ambiva a raggiungere il 15%. I Verdi hanno perduto consensi a vantaggio di tutti i partiti principali, tra cui oltre 100mila ex elettori che in questa elezioni hanno scelto di votare per la CSU. Una quota di ex elettori di Verdi si è orientata verso formazioni di minoranza e una ulteriore quota ha deciso di astenersi.
Il risultato negativo di FDP, che nella legislatura precedente aveva 12 deputati, ha confermato le rilevazioni pre-elettorali nelle quali i Liberali in Baviera oscillavano fra il 3 e il 4%, seguendo un andamento altalenante iniziato nel 2008. Non è la prima volta che FDP non ottiene seggi nel Parlamento bavarese. FDP infatti è rimasta senza rappresentanza per oltre un decennio tra il 1994 e il 2008. Durante il periodo della pandemia, i Liberali, pur senza negare le difficoltà e la complessità di quella fase, hanno criticato i provvedimenti più restrittivi. Ma, come dimostrato dal risultato elettorale, questa linea non ha avuto un riscontro presso quella parte dell'elettorato contraria alle disposizioni in merito attuate dall'esecutivo (sia a livello federale sia statale), poiché a beneficiarne è stata AfD.
Alternativa per la Germania si è caratterizzato come partito di massima opposizione a qualsiasi coalizione di governo, federale e locale. In prossimità delle elezioni bavaresi ha beneficiato dell'ulteriore incremento di rilevanza della questione dell'immigrazione, diventato il punto programmatico centrale, in particolare nella campagna elettorale 2023 in Baviera, dove AfD, non ha trovato particolari disagi sociali e amministrativi da cui trarre consensi, a differenza che nei Länder orientali (la ex Germania Est). Nei primi exit poll comunicati dalla televisione ZDF, Alternativa per la Germania era data 16%, secondo partito, davanti a Verdi ed Elettori Liberi. Nello svolgimento successivo dello scrutinio, la percentuale si è stabilizzata a circa il 14%, che comunque segna un rafforzamento significativo di AfD in Baviera.
Nei flussi elettorali la CSU ha perso suoi ex elettori a vantaggio di FW (140mila da CSU a FW) e AfD (80mila da CSU ad AfD). FW ne ha persi 30mila, che hanno scelto AfD. Si è creata quindi una competizione tra FW e AfD e di entrambi con la CSU, che dal lato di AfD incide sul riscontro elettorale. Seppure notevole, il dato elettorale di AfD è al di sotto della quota del 20% che le rilevazioni svolte di recente nel 2023 gli hanno attribuito a livello federale.
Il 12 ottobre si è avuto un colloquio esplorativo tra CSU e FW per avviare un negoziato in merito alla formazione della coalizione di governo. Il colloquio è stato svolto dai due capigruppo nel Parlamento bavarese. Già in campagna elettore il Primo Ministro Markus Söder evidenziava l'intenzione di proseguire con l'esecutivo formato da CSU ed Elettori Liberi, escludendo ipotesi di accordo con SPD e Verdi. Si prevede che la prima convocazione del Parlamento della Baviera della legislatura 2023-2028 avvenga il 30 ottobre, con la elezione del Presidente dell'Assemblea. Il giorno dopo è prevista la elezione del Primo Ministro e l'8 novembre la presentazione del governo statale.
* Ninni Radicini ha pubblicato vari articoli sulla Germania (area politico-elettorale-storica). Articoli su altri argomenti sono stati pubblicati su vari periodici. Ha pubblicato inoltre recensioni e prefazioni a libri. Coautore del libro La Grecia contemporanea (1974-2006).
* Questo articolo è stato pubblicato da Notizie Geopolitiche - Quotidiano on line di Geopolitica e Politica estera (www.notiziegeopolitiche.net)
La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007