Germania 2017: i partiti verso le elezioni per il Bundestag
di Ninni Radicini
18 settembre 2017
Le elezioni legislative federali del 24 settembre rappresentano un momento rilevante nel quadro politico-elettorale della Germania e della Unione Europea. Saranno rinnovati i 598 seggi del Bundestag, la Dieta Federale, attribuiti con il voto diretto degli elettori. Insieme con il Bundesrat - il Consiglio Federale invece espressione delle maggioranze nei 16 Stati federati (Länder) -, il Bundestag compone il Parlamento della Repubblica Federale Tedesca. Si vota utilizzando il sistema elettorale proporzionale con sbarramento al 5%, al di sotto del quale le liste non partecipano all'attribuzione dei seggi.
Se la conferma della CDU Unione Cristiano-Democratica, del Cancelliere Angela Merkel, insieme con la CSU Unione Cristiano-Sociale bavarese, come principale formazione politica federale, è indicata in tutte le rilevazioni pre-elettorali con un ampio margine sulla SPD Partito Socialdemocratico, con Martin Schulz - ex Presidente del Parlamento Europeo - candidato alla Cancelleria, è di interesse rilevante la evoluzione degli altri partiti, i cui risultati vanno considerati in prospettiva delle scelte di coalizione successive.
I Liberali di FDP, del nuovo corso di Christian Lindner, i Verdi, in una fase di implicita rimodulazione della linea, il partito La Sinistra, tra l'attesa degli sviluppi nell'area socialdemocratica e i cambiamenti ideologici nel suo elettorato tradizionale, e AfD Alternativa per la Germania, movimento nazionale in evoluzione, dalle rilevazioni pre-elettorali sono indicati in competizione per il terzo posto. In funzione del dato elettorale di CDU/CSU quanto più vicino al 40%, il conseguimento di una quota elettorale uguale o superiore al 10% permetterebbe a FDP e Verdi di porsi nelle condizioni di eventuale alleato di minoranza in un governo a guida CDU/CSU. In alternativa per la CDU/CSU si riproporrebbero le condizioni di una prosecuzione della "Grande Coalizione" con SPD, sebbene da nessuna delle due parti vi siano state dichiarazioni di particolare sostegno a tale prospettiva.
La Repubblica Federale Tedesca arriva alle elezioni 2017 con quadro economico positivo caratterizzato da un forte sviluppo industriale e dal più alto livello occupazione dopo la riunificazione del 1990, da cui Angela Merkel ha tratto motivo di affermazione di una modalità di governo fondata sulla stabilità. La Merkel è Cancelliere dal 2005, prima con un governo di "Grande Coalizione", poi, dal 2009 al 2013, con una coalizione CDU/CSU e FDP, a seguire dal 2013 di nuovo con SPD. L'economia ha ripreso la centralità elettorale dopo che tra il 2015 e il 2016 il notevole afflusso di immigrati extracomunitari, per effetto della decisione di Angela Merkel di aprire le frontiere, ha avuto effetti negativi sull'andamento della CDU nelle elezioni in vari Länder. Il passaggio ad una linea più cauta e l'aumento dei controlli sugli ingressi, nel 2017 ha permesso ai Cristiano-democratici di riportarsi ai livelli elettorali tipici su scala federale, nella fascia dal 30 al 40% dei consensi.
Nelle elezioni precedenti, svoltesi il 22 settembre 2013, la CDU/CSU ottenne il 41.5% e 311 seggi (+72), la SPD il 25.7% e 193 seggi (+47), La Sinistra 8.6% e 64 seggi (-12), Verdi 8.4% e 63 seggi (-5). FDP al 4.8% e AfD al 4.7% essendo entrambi al di sotto della soglia di sbarramento non ottennero seggi (FDP ne aveva 93 nella legislatura 2009-2013). A seguito dei nuovi equilibri politico-parlamentari si formò un governo composto da CDU/CSU e SPD, presieduto da Angela Merkel.
Il 3 settembre, il dibattito televisivo di novanta minuti tra Angela Merkel e Martin Schulz ha riscontrato nelle rilevazioni successive la prevalenza della Merkel. Se lei è apparsa a proprio agio con il suo consueto stile moderato e preciso nella definizione della propria linea politica, Schulz, che avrebbe dovuto utilizzare la tribuna televisiva per recuperare il distacco che SPD ha da CDU/CSU, non è riuscito a porre particolari difficoltà al Cancelliere cristiano-democratico. Per la Merkel quello con Schulz ha rappresentato il quarto confronto pre-elettorale tra i candidati alla Cancelleria dei due tradizionali principali partiti della Germania, dopo quelli in occasione delle elezioni del 2005, del 2009 e del 2013 (con altri candidati socialdemocratici).
A differenza delle tre occasioni precedenti, quando i rivali della Merkel erano riusciti a trarre vantaggio dal confronto televisivo, recuperando consensi secondo le rilevazioni del momento, quest'anno, a tre settimane dalle elezioni, è stata la Merkel a prevalere nella opinione favorevole degli spettatori-elettori, ottenendo l'approvazione del 55% degli intervistati, mentre Schulz ha avuto l'approvazione del 35%. I dati elettorali dei partiti, gli effetti sulla formazione dell'esecutivo seguente, la proiezione nel contesto comunitario europeo, sono i tratti principali delle elezioni 2017 nella Repubblica Federale Tedesca.
* Ninni Radicini, coautore del libro La Grecia contemporanea (1974-2006), ha pubblicato vari articoli sulla Grecia e sulla Germania (area politico-elettorale-storica). Articoli su altri argomenti sono stati pubblicati su vari periodici. Ha pubblicato inoltre recensioni e prefazioni a libri.
La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007