Grecia 2019: Nuova Democrazia ritorna al governo

di Ninni Radicini
12 luglio 2019


Le elezioni per il rinnovo dei 300 seggi del Parlamento della Repubblica Ellenica, svolte in anticipo sulla scadenza naturale della legislatura, sono state caratterizzate dal notevole aumento di consensi per Nuova Democrazia - il partito principale del centrodestra presieduto da Kyriakos Mitsotakis - che torna al governo dopo quattro anni, mentre passa all'opposizione Syriza (Coalizione della Sinistra Radicale), che con il suo Primo Ministro Alexis Tsipras ha governato durante la fase di svolgimento del terzo piano di salvataggio (bailout) e quella successiva del ritorno alla sostenibilità economica-finanziaria.

Nuova Democrazia ha ottenuto il 39.85% e 158 seggi (+83), Syriza 31.53% e 86 seggi (-59), Kinal (Movimento per il Cambiamento) 8.1% e 22 seggi (+5), Kke (Partito Comunista) 5.3% e 15 seggi (-), Soluzione Greca 3.7% e 10 seggi (prima partecipazione), MeRa25 3.44% e 9 seggi (prima partecipazione). Le altre liste non hanno superato lo sbarramento del 3% stabilito nel sistema proporzionale per l'attribuzione dei seggi. In queste Legislative - le prime svolte in estate dal 1928 - i 9.9 milioni di elettori aventi diritto hanno potuto scegliere tra venti liste. L'astensione è stata pari al 43%, un record negativo, essendo il livello più basso dal 1974, ovvero dall'anno del ripristino del sistema democratico. In quelle svolte durante gli anni di maggiore intensità della crisi finanziaria l'astensione era rimasta al di sotto 40%: 34.88% nel maggio 2012, 37.51% nel giugno 2012, 35.13% nel gennaio 2015.

I due nuovi gruppi presenti per la prima volta nel Parlamento Ellenico sono Soluzione Greca e MeRa25, collocate nelle due ali dello schieramento. Il partito Soluzione Greca (Elliniki Lysi), presieduto dal suo fondatore (nel 2016) Kyriakos Velopoulos, in precedenza militante di Laos (Raggruppamento Popolare Ortodosso), si colloca nell'area della Destra sociale e patriottica. Alle Europee 2019 ha ottenuto il 4.18% e un seggio, aderendo al gruppo parlamentare dei Conservatori e Riformisti Europei. MeRa25 (Fronte della Disobbedienza Realistica Europea), fondato nel 2018 da Yanis Varoufakis, ex deputato di Syriza ed ex Ministro delle Finanze del governo Tsipras, è nell'area della Sinistra e dell'Ambientalismo. Ha partecipato alle Europee 2019 raggiungendo il 2.99% senza ottenere alcun seggio.

Alba Dorata non è invece riuscita a confermare la propria rappresentanza parlamentare. Il partito presieduto da Nikolaos Michaloliakos segnò per la prima volta l'ingresso di propri rappresentanti nel Parlamento Ellenico con le Legislative del maggio 2012, confermando la sua presenza anche nelle seguenti. Nelle Legislative 2019, la contemporanea presenza, in concorrenza nella stessa area elettorale, tra le formazioni di Soluzione Greca e Alba Dorata si è risolta con un prevalenza della prima verso cui è confluita una quota rilevante di consensi prima orientati verso Alba Dorata.

Alla sua prima partecipazione elettorale, il Movimento per il Cambiamento, alleanza di centrosinistra incentrata sul Pasok (Movimento Socialista Panellenico) - una delle formazioni storiche nella politica greca contemporanea -, ha conseguito un risultato positivo in valore assoluto e altrettanto se confrontato con quello di Coalizione Democratica, di cui è una evoluzione sostanziale, che alle Legislative 2015 ebbe il 6.4% e 17 seggi. Kinal è stato fondato nel 2018 dalla convergenza di Pasok, Il Fiume, Dimar (Sinistra Democratica), Kidiso (Movimento dei Socialisti Democratici) ma già pochi mesi dopo vi è stata l'uscita de Il Fiume e poi di Dimar e, a inizio giugno, di Evengelos Venizelos, ex presidente del Pasok, per contrasti con Fofi Gennimata, Presidente del partito.

Il Kke, che nel 2018 ha segnato la ricorrenza del centenario dalla fondazione del partito, ha confermato la sua presenza parlamentare, con una leggera perdita di consensi (poco più di 2mila voti) in confronto al 2015. Nelle Legislative svolte nel periodo della crisi economica, il Partito Comunista di Grecia, che dal 2013 ha alla segreteria generale Dimitris Koutsoumpas, ottenne il suo miglior risultato nel maggio del 2012: 8.5% e 26 deputati. Alle Europee del 2019, pur perdendo consensi (circa 47mila voti), ha confermato i due seggi ottenuti nel 2014, come già nel 2009.

Le Legislative sono state anticipate per iniziativa di Tsipras, a seguito della sconfitta del suo partito, Syriza, nelle Europee e, nello stesso giorno (26 maggio), in una serie di consultazioni amministrative locali. Egli si è attribuito la responsabilità della sconfitta e ha annunciato l'intenzione di trasformare Syriza in un partito di tipo democratico progressista. Tsipras è diventato presidente di Syriza nel 2008, è stato eletto in Parlamento nel 2009 e nominato Primo Ministro nel 2015 a 40 anni (finora il Primo Ministro più giovane nella Storia della Grecia). Sebbene Syriza abbia perso un numero rilevante di seggi, la differenza percentuale tra il dato elettorale del 2019 e il precedente del 2015 (-4%) e numerica (-144mila voti su 1,925 milioni di elettori del 2015) - così come nelle Europee (dal 26.6% del 2014 al 23.8% del 2019), indicano una tenuta complessiva del suo elettorato, nonostante la concorrenza da parte di Kinal e, sulla sinistra, di MeRa25.

L'immagine di Tsipras come personalità nuova della politica ellenica, in alternativa al precedente - quasi quarantennale - bipolarismo Nuova Democrazia / Pasok (Movimento Socialista Panellenico), si è evidenziata dopo l'approvazione del secondo piano di salvataggio da parte del governo composto da Nuova Democrazia, Pasok e Dimar (Sinistra Democratica). Fu nominato Primo Ministro a gennaio 2015, presiedendo un governo composto da Syriza e Anel (Greci Indipenenti), la cui particolarità fu nell'alleanza della Sinistra Radicale con la formazione della Destra Nazionale ellenica presieduta da Panos Kammenos (prima in Nuova Democrazia). Questa coalizione atipica si ebbe a seguito delle Legislative del 25 gennaio, nelle quali Syriza fu il partito più votato (36.3% e 149 seggi) mentre Nuova Democrazia (27.8% e 76 seggi) conseguì il suo peggior risultato storico.

Dopo il mancato raggiungimento di un accordo con i creditori della Grecia, il governo ellenico decise, il 27 giugno, di indire un referendum sulle proposte della Ue/Bce/Fmi per un ulteriore (terzo) piano di salvataggio. La decisione fu approvata dalla maggioranza dal Parlamento Ellenico (178 favorevoli e 120 contrari) e ratificata dal Presidente della Repubblica. Il 5 luglio la maggioranza degli elettori, in linea con l'orientamento del governo Tsipras, respinse le condizioni del bailout: il "No" ottenne il 61.31%, il "Sì" 38.69%. Riscontrata l'impossibilità di seguire un percorso alternativo alla continuazione del programma di salvataggio prospettato, il governo avviò un negoziato con i proponenti, le cui misure economico-finanziarie hanno avuto compimento, portando alla conclusione del terzo piano di salvataggio e al riscontro di un miglioramento dei parametri in oggetto. Nonostante l'attesa di una crescita economica del 2.2% per il 2019, è previsto un lungo percorso per recuperare la produzione economica persa negli anni 2010-2018. Il debito pubblico è al 181% del Prodotto interno lordo.

Il Primo Ministro ellenico Kyriakos Mitsotakis, presidente di Nuova Democrazia dal 2016, è erede di una delle principali dinastie della politica ellenica, che risale a Eleftherios Venizelos (1864-1936), Primo Ministro di vari esecutivi tra il 1910 e il 1933, personalità di grande rilevanza nella Storia della Grecia. Il padre di Kyriakos Mitsotakis, Konstantinos (1918-2017), fu primo Primo Ministro della Grecia dal 1990 al 1993. Governò con una ristretta maggioranza parlamentare e dovette affrontare l'inizio della questione denominativa macedone a seguito della dichiarazione di indipendenza della Fyrom (Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia). Kyriakos Mitsotakis è fratello di Dora Bakoyannis, Ministro degli Esteri (2006-2009) e in precedenza sindaco di Atene (2003-06) e Ministro della Cultura nel governo di suo padre, Konstantinos.

Kyriakos Mitsotakis ha caratterizzato la linea del partito in modo da poterne espandere l'elettorato nell'area centrista e liberale senza alcun cedimento sul versante Destro. Tale modalità ha trovato una componente simbolica nello schieramento di Nuova Democrazia contro l'accordo di Prespes, con cui il governo Tsipras e quello della Fyrom nel 2018 hanno stabilito il nuovo nome costituzionale della Fyrom, ovvero Repubblica di Macedonia del Nord. In Grecia tale accordo ha determinato una notevole opposizione parlamentare e popolare. Già alle Europee 2019, Nuova Democrazia aveva ottenuto un consenso rilevante pari al 33.1% (+10.4 in confronto al dato del 2014) e 8 seggi (+3). Nel Parlamento Europeo, Nuova Democrazia aderisce al gruppo del Partito Popolare Europee.

Le elezioni legislative 2019, in particolare nei dati elettorali di Nuova Democrazia e Syriza, rappresentano per la Grecia un ritorno al sostanziale bipartitismo che ha caratterizzato la sua storia contemporanea. Dal 1974 al 2009 Nuova Democrazia e Pasok sono stati i partiti verso cui convergeva oltre il 75% dei consensi elettorali. Dalla celebre competizione tra Konstantinos Karamanlis (fondatore di Nuova Democrazia) e Andreas Papandreou (fondatore del Pasok), entrambi Primi Ministri tra gli anni Settanta e Ottanta, alle nuove generazioni del primo decennio degli anni Duemila, ovvero Kostas Karamanlis, nipote di Konstantinos, e George Papandreou, figlio di Andreas, preceduti negli anni Novanta da personalità di altrettanto rilievo storico-politico (es. Konstantinos Mitsotakis) e di orientamento tecnico-amministativo (Costas Simitis).

Dal 2010 al 2019 il quadro politico-elettorale ellenico è stato particolarmente frammentato come dimostrato dall'ingresso in Parlamento di nuove formazioni. Nel 2009 Nuova Democrazia e Pasok ebbero complessivamente il 77.4%. Nel 2019 il ritorno a un sistema equivalente con Nuova Democrazia e Syriza, che hanno raggiunto il 71.38%.

L'8 luglio Kyriakos Mitsotakis ha svolto la cerimonia di giuramento da Primo Ministro davanti all'Arcivescovo di Atene Ieronymos. In seguito, dopo il passaggio di consegne con Alexis Tsipras, ha annunciato la lista dei ministri del governo da lui presieduto. Il giorno successivo anche i ministri hanno prestato giuramento alla presenza dell'Arcivescovo Ieronymos. I tratti principali, in particolare in ambito economico, su cui procederà l'esecutivo monocolore di Nuova Democrazia saranno: la riduzione delle tasse, maggiori agevolazioni all'imprenditoria e il conseguimento di un'attenuazione dei vincoli di bilancio stabiliti con il programma di salvataggio, i cui parametri sono stati confermati dai rappresentati dei 19 Stati della UE aderenti alla Eurozona.



* Questo articolo è stato pubblicato da Notizie Geopolitiche (www.notiziegeopolitiche.net/grecia-2019-nuova-democrazia-ritorna-al-governo)

* Ninni Radicini è coautore del libro "La Grecia contemporanea (1974-2006)" e autore di vari articoli sulla Grecia. Ha pubblicato articoli sulla Germania (area politico-elettorale-storica). Articoli su altri argomenti sono stati pubblicati su vari periodici. Ha pubblicato inoltre recensioni e prefazioni a libri.


Copertina del libro La Grecia contemporanea 1974-2006 di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini       La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007


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