Elezioni Grecia giugno 2023 | Governo monocolore di Nuova Democrazia
di Ninni Radicini
28 giugno 2023
Le elezioni legislative svolte il 25 giugno sono state caratterizzate dalla netta prevalenza di Nuova Democrazia - formazione storica del centrodestra ellenico - presieduta dal Primo Ministro Kyriakos Mitsotakis, dalla rilevante perdita di consensi per Syriza (Coalizione della Sinistra Radicale) presieduta da Alexis Tsipras, dall'avanzata sorprendente di tre formazioni di Destra (Spartani, Soluzione Greca, Niki) e una di Sinistra estrema (Percorso di Libertà). Il Parlamento all'inizio della legislatura 2023-2027 è composto da rappresentati di otto partiti.
Con un'affluenza alle urne ai minimi storici (52.8%), Nuova Democrazia (ND) ha ottenuto il 40.5%, Syriza 17.8%, Pasok - Movimento per il Cambiamento 11.8%, Partito Comunista Greco (KKE) 7.7%, Spartani 4.6%, Soluzione Greca 4.4%, Niki 3.7%, Percorso di Libertà 3.2%. A Nuova Democrazia sono stati attribuiti 158 seggi, Syriza 48, Pasok 32, KKE 20, Spartani 12, Soluzione Greca 12, Niki 10, Percorso di Libertà 8.
Le elezioni del 25 giugno sono state indette a seguito della mancata formazione di una maggioranza di governo dopo le precedenti elezioni del 21 maggio, quando Nuova Democrazia, pur risultando già allora primo partito con un margine molto ampio su Syriza, non raggiunse la maggioranza assoluta e, di conseguenza, non poté formare un governo monocolore (unica opzione considerata dal partito di Kyriakos Mitsotakis). L'impossibilità di comporre coalizioni alternative determinò la scelta del Presidente della Repubblica Katerina Sakellaropoulou di formare un governo a interim con Primo ministro Ioannis Sarmas (Presidente della Corte dei Conti) e indire nuove elezioni per il 25 giugno.
La differenza tra le due elezioni è consistita nei due sistemi elettorali utilizzati sebbene entrambi proporzionali con sbarramento al 3%: il 21 maggio si è utilizzata la versione "pura" (seggi suddivisi in modo proporzionale ai partiti che superano lo sbarramento); il 25 giugno la versione "potenziata" con l'attribuzione di una quota di seggi aggiuntivi (da 20 a 50) al primo partito. A seguito dei risultati elettorali del 25 giugno, nel Parlamento Ellenico composto da 300 seggi, ND con 158 consegue la maggioranza assoluta, potendo formare un governo monocolore con Primo Ministro Kyriakos Mitsotakis al suo secondo mandato consecutivo.
Queste elezioni hanno segnato un ulteriore risultato negativo per Syriza, che ha perso 38 seggi in confronto alle elezioni parlamentari del 2019. Alexis Tsipras, Primo Ministro dal 2015 al 2019, ha commentato il risultato elettorale evidenziando che per il suo partito è la conclusione di un ciclo storico e, riferendosi all'ingresso in Parlamento dei tre partiti di Destra, che si tratta di un risultato negativo per la democrazia.
Il Pasok di Nikos Androulakis - dal 2018 alleato con altre formazioni di area socialista-democratica - ha ottenuto un risultato relativamente favorevole (+10 seggi in confronto alle elezioni 2019) che, data la fase declinante di Syriza, permette ai Socialisti greci di prospettare un recupero, quantomeno parziale, dei consensi perduti nella decennio di crisi finanziaria. Una prima verifica sarà in occasione delle elezioni amministrative di ottobre ed eventualmente alle Europee del 2024.
Il partito Spartani ha rappresentato la sorpresa più eclatante di queste elezioni. Durante la campagna elettorale ha avuto il sostegno di Ilias Kasiadiaris, dirigente di vertice di Alba Dorata, formazione esclusa da ogni competizione elettorale. Soluzione Greca è presieduta dal giornalista Kyriakos Velopoulos, ex deputato di Laos (Raggruppamento Popolare Ortodosso). Niki (Movimento Patriottico Democratico - Vittoria) è collocato in un'area in cui può rivolgersi sia all'elettorato a cui fa riferimento anche il partito Spartani, sia alla destra di Nuova Democrazia.
Sull'altro versante dello schieramento, Percorso di Libertà, di Zoe Konstantopoulou, ex Presidente del Parlamento ellenico (eletta con Syriza). Non è invece riuscito a superare la soglia di sbarramento MeRA25, il movimento anti austerità di Yanis Varoufakis, ex Ministro delle Finanze da gennaio a luglio 2015 (eletto con Syriza), il quale, oltre al risultato negativo conseguito, ha notato che non si è riusciti a prevenire la confluenza di una parte della opposizione ai piani di salvataggio (bailout) per la Grecia verso movimenti di destra.
Il voto del 25 giugno si è svolto una settimana dopo il naufragio di una imbarcazione di immigrati a largo delle coste della Grecia, che ha determinato polemiche ma che sulla campagna elettorale non ha prodotto effetti contrari al governo uscente, dato che il tema di principale interesse per l'elettorato è stato l'economia e le questioni inerenti. Nuova Democrazia ha incentrato la campagna elettorale sullo sviluppo economico e la stabilità politica e il risultato ha dimostrato l'efficacia di questa scelta. ND è stato il partito più votato anche in roccaforti tradizionali della Sinistra, tra cui l'isola di Creta, e ha prevalso sul secondo partito con un vantaggio di proporzioni storiche (è il secondo vantaggio più ampio dopo quello riscontrato nelle elezioni legislative del 17 novembre 1974 - le prime dopo il ripristino del sistema democratico - con ND a +34% sulla Unione di Centro).
Kyriakos Mitsotakis proviene da una delle principali dinastie della politica ellenica: il padre, Konstantinos Mitsotakis, fu Primo Ministro da aprile 1990 a ottobre 1993, oltre che Ministro in precedenti governi di Nuova di Democrazia; la sorella, Dora Bakoyanni fu sindaco di Atene dal 2003 al 2006 e Ministro degli Esteri dal 2006 al 2009 nel governo di Kostas Karamanlis (Nuova Democrazia); il nipote Kostas Bakoyannis fu eletto sindaco di Atene nel 2019.
Il giorno dopo le elezioni, lunedì 26 giugno, Kyriakos Mitsotakis ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Katerina Sakellaropoulou il mandato per la formazione del governo. Lo stesso giorno al Palazzo Presidenziale si è svolta la cerimonia di giuramento del Primo Ministro Kyriakos Mitsotakis alla presenza del Presidente della Repubblica e dell'Arcivescovo Ieronymos. Con la successiva presentazione dei Ministri e il loro giuramento, da mercoledì 28 giugno, con la prima riunione del Consiglio dei Ministri, inizia il secondo governo di Kyriakos Mitsotakis.
* Ninni Radicini è coautore del libro "La Grecia contemporanea (1974-2006)" e autore di vari articoli sulla Grecia. Ha pubblicato articoli sulla Germania (area politico-elettorale-storica). Articoli su altri argomenti sono stati pubblicati su vari periodici. Ha pubblicato inoltre recensioni e prefazioni a libri.
La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007