Germania 2016: Espansione di AfD Alternativa per la Germania
Elezioni in Bassa Sassonia e Meclemburgo - Pomerania Occidentale
di Ninni Radicini
14 settembre 2016
Le elezioni del 4 settembre nel Land del Meclemburgo-Pomerania Occidentale per il rinnovo del Parlamento (Landtag, composto da 71 seggi) sono state caratterizzate dalla affermazione di AfD - Alternativa per la Germania, movimento politico fondato nel 2013, presieduta da Frauke Petry dal 2015 e dalla perdita di consensi per SPD - Partito Socialdemocratico e CDU - Unione Cristiano-Democratica, i due partiti che anche a livello locale hanno formato un governo di "Grande Coalizione". SPD si conferma primo partito con il 30.6% ma perde il 5% in confronto alle elezioni del 2011, ottenendo 26 seggi (-1). AfD diventa il secondo partito con il 20.8% e 18 seggi superando la CDU al 19% (-4%) e 16 seggi (-2). A seguire La Sinistra 13.2% (-5.2%) e 11 seggi (-3). Non avendo superato lo sbarramento del 5% previsto dal sistema proporzionale utilizzato in Germania, non ottengono seggi - ed escono dall'Assemblea legislativa locale - i Verdi al 4.8% (-3.9%, -7 seggi) ed NPD - Partito Nazional-Democratico 3% (-3%, -5 seggi). Nessun seggio anche per FDP - Partito liberale 3% (+0.2%). Altre liste hanno totalizzato nell'insieme il 5.6% (+0.1%).
Con l'ingresso nel Parlamento del Meclemburgo-Pomerania Occidentale, AfD è presente in nove Länder su sedici. Nelle elezioni per il rinnovo dei Parlamenti di tre Länder il 13 marzo del 2016, Alternativa per la Germania ha ottenuto 23 seggi in Baden-Württemberg, diventando il terzo partito; 14 seggi in Renania-Palatinato, anche qui terzo partito; 24 seggi in Sassonia-Anhalt, diventando secondo partito, dopo la CDU.
Dall'analisi dei flussi elettorali in Meclemburgo-Pomerania Occidentale si rileva che una della componenti dell'avanzata di Alternativa per la Germania è stata l'attrazione di una quota rilevante di elettori (56mila) che si erano astenuti nelle elezioni precedenti, come confermato dall'aumento dell'affluenza alle urne, passata dal 51.5% del 2011 al 61.6% nel 2016 (su 1.33 milioni di elettori). Secondo le rilevazioni Infratest dimap, AfD ha attratto inoltre voti da tutti i partiti: 23mila da CDU, 16mila da SPD, 18mila da La Sinistra, 3mila dai Verdi, 20mila da NPD, 23mila da altre formazioni. Frauke Petry ha commentato il risultato elettorale dicendo che è stato determinato dalla linea politica della Merkel, e nell'insieme del governo federale di "Grande Coalizione", sulla gestione della crisi finanziaria europea e dei migranti.
In valore percentuale, in confronto alle elezioni del 2011, il partito che ha segnato la perdita maggiore in Meclemburgo-Pomerania Occidentale è stato La Sinistra. Un declino derivante sia dall'indebolimento del suo ruolo di opposizione più radicale nel quadro politico tedesco (ora passato ad Alternativa per la Germania) sia per la incertezza sulla questione dei profughi. Insieme ai 18mila suoi ex elettori passati ad Alternativa per la Germania, La Sinistra ne ha visto passare altri 4mila a SPD, mille ai Verdi, 4mila verso varie altre liste e 6mila si sono astenuti. Fondato nel 2007 dalla convergenza del PDS - Partito del Socialismo Democratico (erede del Partito di Unità Socialista, nella Germania Est) e dal partito Lavoro e Giustizia Sociale - Alternativa Elettorale (fondato nel 2005 in opposizione alla linea del governo federale SPD-Verdi), il partito La Sinistra è al suo peggior risultato nei Länder della ex Germania Est. In particolare nel Meclemburgo-Pomerania Occidentale, PDS ed SPD hanno formato una coalizione di governo dal 1998 al 2006.
In riferimento ai dati elettorali, le coalizioni possibili prospettate per SPD in Meclemburgo-Pomerania Occidentale sono state: la "Grande Coalizione" con la CDU, sebbene con rilevanza inversa rispetto a quella federale (dove il primo partito è la CDU-CSU), oppure una coalizione con La Sinistra (con un solo un seggio di maggioranza nel Parlamento locale). Prima delle elezioni si era ipotizzata anche una coalizione a tre fra SPD, La Sinistra e Verdi, non più realizzabile per l'assenza dei Verdi nella legislatura entrante e comunque dalle rilevazioni pre-elettorali risultata accolta in modo favorevole soltanto da meno di 1/3 degli elettori.
Durante la campagna elettorale, nella scelta di voto di un elettore su due è stato determinante il modo differente tra i partiti di affrontare la questione dei rifugiati, sebbene il Meclemburgo-Pomerania Occidentale ne ospiti una quota inferiore a quella di altri Länder (la suddivisione è in proporzione al numero di abitanti di ogni Land). Risultata al più basso livello di approvazione da cinque anni (45%) nei sondaggi in prossimità del voto, Angela Merkel (il cui collegio elettorale per le Legislative federali si trova in Meclemburgo-Pomerania Occidentale) si è assunta la responsabilità della sconfitta dei Cristiano-Democratici, sebbene confermi la validità della linea seguita. Un anno fa, prima della sua decisione di aprire i confini della Germania all'afflusso dei migranti, la CDU insieme con la CSU - Unione Cristiano-Sociale erano al 42%; Alternativa per la Germania era al 4%.
Nei flussi elettorali si nota che 20mila precedenti elettori CDU si sono astenuti (stesso ordine di grandezza della quota passata ad AfD), mentre solo mille sono passati SPD e altrettanti ai Verdi. Una tendenza uguale a quella della SPD che oltre ai 16mila suoi ex elettori che stavolta hanno votato per AfD, ne ha avuti altrettanti passati all'astensione. Edmund Stoiber, Presidente onorario della CSU - primo partito della Baviera e alleato storico della CDU a livello federale - ha chiesto alla Merkel un'analisi onesta del voto in Meclemburgo-Pomerania Occidentale, sottolineando che l'umore dei cittadini non può essere ignorato a lungo.
Una settimana dopo, nelle elezioni amministrative in Bassa Sassonia - in cui sono stati rinnovati 37 consigli comunali - nell'insieme la CDU ha ottenuto il 34.4%, SPD 31.2%, Verdi 10.9%, AfD 7.8%, FDP 4.8%, La Sinistra 3.3%. Sia CDU sia SPD hanno perso consensi in confronto al 2011 (CDU -2.3%; SPD - 3.7%). In particolare nel capoluogo, Hannover, Alternativa per la Germania entra per la prima volta nell'Assemblea cittadina (composta da 64 seggi) ottenendo l'8.6% (6 seggi). L'effetto più eclatante del contesto politico-elettorale di Hannover è stata la perdita della maggioranza per la coalizione di governo locale formata da SPD (31.3%, 20 seggi) e Verdi (16.3%, 10 seggi), che durava dal 1989. Nel 2017 si svolgeranno le elezioni legislative federali per il rinnovo del Bundestag.
Questo articolo è stato pubblicato dal CDE Centro di Documentazione Europea - Università di Catania (www.cde.unict.it)
* Ninni Radicini ha pubblicato vari articoli sulla Germania (area politico-elettorale-storica). Articoli su altri argomenti sono stati pubblicati su vari periodici. Ha pubblicato inoltre recensioni e prefazioni a libri. Coautore del libro La Grecia contemporanea (1974-2006).
La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007