Germania 2024: Elezioni statali in Turingia e fase post-elettorale
di Ninni Radicini
03 settembre 2024 (agg. 20/09/2024)
Le elezioni nel Land della Turingia, svolte l'1 settembre 2024 per l'attribuzione degli 88 seggi del Parlamento statale, hanno segnato un risultato storico per la politica nella Repubblica Federale Tedesca: per la prima volta Alternativa per la Germania (AfD) è il partito può votato, superando la Unione Cristiano-Democratica (CDU), a fronte della netta perdita di consensi per i partiti che compongono il governo federale - Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD), Verdi, Partito Liberale (FDP) - due dei quali - SPD e Verdi - hanno formato con La Sinistra anche l'esecutivo statale uscente in Turingia. Da notare l'affermazione della Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW), partito fondato a gennaio 2024 da una scissione de La Sinistra per dissensi su varie questioni tra cui la posizione sul conflitto in Ucraina criticata da BSW (Sahra Wagenknecht fu presidente del gruppo parlamentare de La Sinistra nel Bundestag tra il 2015 e il 2019).
Con un'affluenza alle urne pari al 73.6% (nelle elezioni del 2019 fu il 65%), AfD ha ottenuto il 32.8%, CDU 23.6%, BSW 15.8%, La Sinistra 13.1%, SPD 6.1%, Verdi 3.2%, FDP 1.1%, Altre liste complessivamente il 4.3%. AfD ha ottenuto 32 seggi (+10), CDU 23 (+2), BSW 15, La Sinistra 12 (-17), SPD 6 (-2). Fuori dal Parlamento statale di Erfurt, i Verdi con il 3.2% e i Liberali 1.1% (entrambi avevano 5 seggi nella legislatura 2019-2024) rimasti al di sotto della soglia di sbarramento del 5%, necessaria per ottenere seggi nella quota proporzionale, come stabilito dalla legge elettorale.
La legislatura 2019-24 in Turingia si è conclusa con in carica un governo di minoranza composto da SPD, La Sinistra e Verdi, presieduto da Bodo Ramelow (La Sinistra). La Turingia (Freistaat Thüringen - Stato Libero di Turingia) ha una popolazione di 2.1 milioni di abitanti con capitale Erfurt. Tra le altre città, Weimar. Dal 1949 il territorio della Turingia fu parte della Germania Est (Repubblica Democratica Tedesca); nel 1990 fu ricomposto come Land e insieme a Mecklenburgo - Pomerania Occidentale, Sassonia, Sassonia-Anhalt e Berlino riunificata entrò a far parte della Repubblica Federale Tedesca.
In prossimità delle elezioni statali di settembre 2024, un riferimento elettorale fu il risultato delle consultazioni europee (06-09 giugno 2024). Sui 96 seggi del Parlamento Europeo attribuiti in Germania la CDU (aderente al gruppo parlamentare del PPE Partito Popolare Europeo) ottenne 23 seggi (più 6 per la CSU Unione Cristiano Sociale in Baviera anch'essa aderente al PPE), AfD 15 (gruppo Europa di Nazioni Sovrane), SPD 14 (Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici), Verdi 12 (Verdi/Alleanza Libera Europea), BSW 6 seggi (Non Iscritti), FDP 5 (Renew Europe), La Sinistra 3 (La Sinistra nel Parlamento Europeo), Elettori Liberi 3 (Renew Europe), Volt Germania 3 (Verdi/Alleanza Libera Europea), Die Partei 2 (Non Iscritti), Partito Protezione Animale 1 (La Sinistra nel Parlamento Europeo), ÖDP Partito Democratico Ecologico 1 (PPE), Partito della Famiglia 1 (PPE), Partito del Progresso 1 (Non Iscritti).
A metà giugno 2024, una rilevazione condotta di Infratest dimap indicava AfD al 28%, CDU 23%, BSW 21%. A seguire La Sinistra 14%, SPD 7%, Verdi 4%, FDP con poco meno del del 3%. Bodo Ramelow era indicato come il politico considerato più adeguato a ricoprire l'incarico di Primo Ministro (52% degli intervistati), seguito da Mario Voigt (CDU) con il 23% e Björn Höcke (AfD) 21%.
Una settimana prima del voto di settembre, una rilevazione condotta da Insa indicava AfD primo partito con il 30%, seguito da CDU 21%, BSW 20%, La Sinistra 14%, SPD 6%, FDP e Verdi con il 3%. Bodo Ramelow, Primo Ministro uscente con il 33% risultava il candidato considerato più adeguato all'incarico, con Björn Höcke al 18%.
Alle elezioni di settembre 2024 si è giunti dopo la conclusione di una legislatura con sviluppi politici articolata, qualcuno dei quali non prevedibile, a seguito dei risultato delle elezioni statali dell'ottobre 2019: La Sinistra ebbe 29 seggi (+1), AfD 22 (+11), CDU 21 (-13), SPD 8 (-4), Verdi 5 (-1), FDP 5 (-5). Nessuna delle coalizioni di governo considerate sostenibili totalizzava la maggioranza assoluta dei seggi nel Parlamento composto da 90 deputati e Bodo Ramelow (La Sinistra), nelle prime due votazioni, non riuscì ad raggiungere la maggioranza per essere eletto Primo Ministro. La crisi nella formazione del governo ebbe uno sblocco imprevedibile il 5 febbraio 2020 a seguito della elezione a Primo Ministro di Thomas Kemmerich (FDP) con i voti di CDU, AfD e FDP: per la prima volta il Primo Ministro di un Land della Germania veniva eletto con i voti determinati di AfD.
Il clamore di questo avvenimento e le prese di posizione contrarie ebbero conseguenze sia a livello statale sia federale con le dimissioni di Christian Hirte (Commissario del governo federale per i Nuovi Stati ovvero i Länder della ex Repubblica Democratica Tedesca) e di Annegret Kramp-Karrenbauer (Presidente federale di CDU).
L'8 febbraio Kemmerich si dimise. Il 4 marzo Bodo Ramelow fu eletto Primo Ministro di una coalizione di minoranza composta da La Sinistra, SPD e Verdi, che in Parlamento poté contare sui voti di CDU. La convergenza fra i tre partiti e la CDU sulla elezione di Ramelow prevedeva lo svolgimento di elezioni anticipate non prima di aprile 2021 e la collaborazione parlamentare di CDU. A seguito del protrarsi della pandemia, la data delle elezioni anticipate fu rinviata a settembre 2021. Data la mancanza di una maggioranza parlamentare che approvasse la conclusione anticipata della legislatura, fu deciso dal consiglio dei ministri, con l'approvazione dal Parlamento, di svolgere le elezioni l'1 settembre 2024.
Bodo Ramelow, unico Primo Ministro de La Sinistra, si è detto sorpreso dall'apertura in Turingia della CDU al partito di Sahra Wagenknecht poiché la CDU non ha voluto avviare alcuna alleanza (né a livello statale né federale) con La Sinistra, considerandola una formazione con legami storico-politici con la SED (Partito Socialista Unito) della ex Germania Est (Repubblica Democratica Tedesca). Una coalizione CDU/La Sinistra/BSW non è comunque esclusa da Ramelow con la motivazione che in situazioni inusuali i democratici devono essere disponibili ad aperture reciproche. L'unico partito con cui La Sinistra non vuole collaborare è AfD, mentre la CDU federale esclude alleanze sia con AfD sia con BSW.
In conseguenza ai risultati elettorali dell'1 settembre '24, nessuna delle consueta coalizioni - o almeno nessuna delle coalizioni già sperimentate - potrebbe raggiungere la maggioranza assoluta in Parlamento senza i voti di AfD o La Sinistra.
Dal 2020 al 2024 in Turingia si sono determinate una serie di novità tali da trasformare il Land in un laboratori politico: la sorprendente elezione di Kemmerich; la formazione di un governo di minoranza rosso-rosso-verde con un sostanziale appoggio esterno della CDU con Primo Ministro appartenente al partito La Sinistra; i risultati delle elezioni statali del 2024 con AfD primo partito; la complessità della formazione di una coalizione di governo.
La formazione di una coalizione di governo è in una condizione di stallo: CDU, BSW ed SPD totalizzano 44 seggi su 88; AfD e La Sinistra se per ipotesi volessero allearsi totalizzerebbero anch'esse 44 seggi; CDU non ha espresso alcuna intenzione di aprire un negoziato né con AfD né con La Sinistra. Due conseguenze potrebbero essere il prolungamento della fase di colloqui esplorativi tra i partiti per un tempo non facilmente prevedibile oppure la formazione di una maggioranza di governo con una composizione mai realizzata in precedenza.
La prima occasione di confronto tra i partiti è l'elezione del Presidente del Parlamento Statale. Il Parlamento deve essere costituito entro l'1 ottobre e la sua attività dipende dalla elezione del Presidente. Il regolamento stabilisce che il gruppo parlamentare più numeroso abbia il diritto di proporre un candidato nel primo ed eventualmente nel secondo turno della votazione, che si svolge a scrutinio segreto. Qualora il candidato non raggiunga la maggioranza assoluta, dalla terza votazione la lista dei candidati è aperta. Sebbene sia la CDU, sia BSW, sia la SPD, siano contro una presidenza di AfD, non è escluso che vi siano candidati votino in modo differente dalla linea dei tre partiti. Qualora il candidato di AfD non riuscisse ad ottenere la maggioranza non è considerato agevole l'accordo tra altre formazioni su un candidato unitario.
Ninni Radicini ha pubblicato vari articoli sulla Germania (area politico-elettorale-storica). Articoli su altri argomenti sono stati pubblicati su vari periodici. Ha pubblicato inoltre recensioni e prefazioni a libri. Coautore del libro La Grecia contemporanea (1974-2006).
La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007