3 Words
Nicola Di Caprio, Bartolomeo Migliore, Spider
Catalogo a cura di Martina Cavallarin
pagg.40, + Cd
Emmeotto - Roma (12 marzo - 06 aprile 2009)
www.emmeotto.net
Di Caprio, Migliore, e Spider sono artisti artefici di segni non convenzionali seppur tutti e tre agiscano sul terreno della citazione, dei materiali provenienti dal consumo industriale, dagli slogan di massa, da un immaginario pop che riportano però a una propria assoluta dimensione originale. La loro identità è complessa, variegata, i loro spot sono indefinibili, scomposti, dallo sguardo obliquo e dalla ironia potente.
L'immaginario di Nicola Di Caprio attinge al mondo musicale rivalutando la materia acustica nella sua fisicità, con la volontà di immergersi in una realtà sonora dal punto di vista del suo contrappunto simbolico dato da copertine e involucri, packaging, cd oversize e confezioni con annessi dati informativi. Il compito che si è dato Di Caprio sembra quello di concretare la sua opera ad una distanza zero dalla propria fantasia. Costante il rumore della musica di fondo trasformata in immagine e in parola. Il suo cammino borderline si nutre di frames, fotografie di cover, cover fotografate, coste di Cd dipinte, buste di Lp squarciate e ridisegnate (inside sleeves revisited), installazioni come Drumcusi, batteria-totem ricostruita in verticale in una salita infinita a rievocare la colonna di Brancusi.
L'universo pittorico di Bartolomeo Migliore è uno spazio, ricco di simboli, concepito a bassa fedeltà in cui segno e colore ammiccano a graffitisti e rockettari. Nei suoi lavori la parola ha importanza per il significato e la forma mentre un ritmo da suono distorto di chitarra elettrica si srotola sulla tela come un racconto di vita quotidiana. L'avvento del punk e del dark, retaggio generazionale di Bartolomeo Migliore, le forme di emarginazione, i simboli che il suo sguardo raccoglie sui muri delle città, il mondo delle etichette indipendenti, il logo in quanto segno estetico evidente e diretto, costituiscono il nucleo centrale della sua ricerca pittorica.
Di esplicita provenienza dal mondo dell'illustrazione, Spider ha saputo fare della sua opera una forma d'arte originale, autonoma, suggestiva, in bilico sulla soglia di grafica, graffitismo, pittura. Artista ricco di contaminazioni passa da gesti da writing al fumetto underground, dalle forme manga ai disegni animati, legando la sua cultura visiva pop a incisioni su tavole di legno che si ricordano di futurismo, espressionismo, tracce folk e manifesti suprematisti, ripescaggi dada e colore, lettere e alfabeti. (...) 3 Words esprime tre modi differenti di interpretare i segni sulla tela e sulle tavole di legno, tre gesti per srotolare la parola come fosse un suono e avesse una sua propria pulsione e risonanza. (Estratto da Parole mutanti, di Martina Cavallarin, curatrice della mostra)
Immagini (da sinistra a destra):
1. Copertina del catalogo della mostra 3 Words
2. Nicola Di Caprio, Vedrai, collage con pezzi di copertine di vinile d'epoca su foambord
3. Bartolomeo Migliore, Track 02, acrilico e matita su tela, 2009
4. Spider, Fortuna, tecnica mista su tavola, 2005
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