Premio di Vetro Elca Ruzzier 2018 a Marianna Accerboni

Abito di luce per Violetta Valery 2003 per La Traviata, di Giuseppe Verdi- taffetas, organza, tulle, frammenti di luce cm.150x170 ideato da Marianna Accerboni e realizzato da Studio Moda Isabella Rotta - Trieste - Copyright - Trieste agosto 2003
Abito di luce per Violetta Valery 2003 per La Traviata, di Giuseppe Verdi- taffetas, organza, tulle, frammenti di luce cm.150x170 ideato da Marianna Accerboni - realizzazione Studio Moda Isabella Rotta - Trieste - Copyright - Trieste agosto 2003
 
Bozzetto di cm.50x35 per il costume di Belinda nella Didone ed Enea di H. Purcell realizzato da Marianna Accerboni nel 1987 a tecnica mista su carta
Bozzetto per il costume di Belinda nella Didone ed Enea di H. Purcell, 1987 - tecnica mista su carta cm.50x35 - realizzato da Marianna Accerboni
 
Marianna Accerboni, foto realizzata da Franco Viezzoli
Marianna Accerboni (foto di Franco Viezzoli)
 
Marianna Accerboni con l'abito di luce per la contessa Rosina, nelle Nozze di Figaro di W.A. Mozart - ph Maurizio Frullani
Marianna Accerboni con l'abito di luce per la contessa Rosina, nelle Nozze di Figaro di W.A. Mozart - ph Maurizio Frullani



X edizione del Premio di Vetro 'Elca Ruzzier' a Marianna Accerboni
17 ottobre 2018, ore 18
Auditorium del Museo Revoltella - Trieste

Il prestigioso riconoscimento - istituito nel 2007 dalla Commissione nel ricordo dell'ex commissaria Elca Ruzzier, cofondatrice del GOAP - è finalizzato alla valorizzazione di figure di donne triestine appartenenti al mondo della cultura, delle scienze, dell'economia, dell'arte e dello sport. Nel corso dell'appuntamento, a sottolineare l'amore per le arti che Accerboni ha sempre dimostrato a tutto tondo,l'architetto rievocherà brevemente, per immagini e parole, il proprio intenso e poliedrico percorso artistico, costellato di numerosi eventi e performance multimediali di arte visiva, luce e musica, realizzati in Italia e all'estero. Proporrà al pubblico anche una sorpresa di luce, interpretata dalla bella voce del soprano Marianna Prizzon, accompagnata al pianoforte da Alessandra Sagelli. Verrà quindi presentata per la prima volta una composizione inedita composta per l'occasione e a lei dedicata dal Maestro Silvio Donati.

Marianna Accerboni, triestina, architetto-scenografo, critico d'arte e d'architettura, frequenta l'Accademia di Belle Arti e si laurea in Architettura allo IUAV di Venezia, città dove risiede per vent'anni. Nel corso degli anni collabora come critico d'arte e d'architettura con Il Piccolo di Trieste, Arena di Verona, Nazione di Firenze, Resto del Carlino, Brava Casa, Art&Dossier, con emittenti radio-televisive regionali e nazionali e con numerose riviste specializzate e istituzionali, redigendo più di 3300 servizi su manifestazioni in sedi prestigiose tra cui la Biennale di Venezia, Palazzo Grassi, Palazzo Ducale, Museo Guggenheim, Museo Correr, Fondazione Cini, Palazzo Fortuny a Venezia,Palazzo Reale e PAC, Rotonda della Besana, Castello Sforzesco, Palazzo della Triennale (Milano), Festival Ars Electronica (Linz), Complesso del Vittoriano e Palazzo Ducale a Roma; Palazzo Forti a Verona; Palazzo dei Diamanti a Ferrara; Palazzo Medici Riccardi a Firenze, Palazzo Reale di Torino; Villa Manin di Passariano; Castello di Ambras (Innsbruck) ecc. con interviste ad alcuni dei personaggi più significativi del panorama culturale contemporaneo tra i quali Gillo Dorfles, Uto Ughi e Rudolf Nureyev, gli architetti Vittorio Gregotti e Richard Rogers. Partecipa ciclicamente a trasmissioni Radiorai quali Sconfinamenti, La radio a occhi aperti ecc.

Già collaboratrice per anni in Italia e all'estero del grande scenografo Luciano Damiani, in molti degli eventi d'arte da lei curati commistiona alla competenza critica e all'ideazione della linea grafica, inediti interventi multimediali di luce e musica, che realizza con l'ausilio delle più sofisticate tecnologie. Dalla metà degli anni Novanta lavora infatti sul tema della luce, nel cui ambito ha ideato scenografie d'avanguardia realizzate attraverso raggi laser, allestimenti e scenografie di luce per concerti, spettacoli teatrali e mostre d'arte ed eventi multimediali e di luce per spazi urbani e musei. Ha ideato ed esposto abiti-scultura e di luce, bozzetti per scene e costumi e installazioni luminose per spettacoli teatrali, concerti e gallerie d'arte in Italia e all'estero.

Attualmente un suo abito di luce dedicato a Maria Teresa d'Austria è esposto al Deutschvilla Museum di Strobl nel Salisburghese su invito del direttore dell'istituzione Ferdinand Götz. In passato hacurato numerosi allestimenti personali e costumi in Inghilterra (York Early Music Festival di York), Svizzera, a Viennae in Italia. Nel suo paese ha collaborato, fra gli altri, con il Teatro G. Verdi, la Sala Tripcovich e l'ensemble Nova Accademia di Trieste, La Fenice di Venezia,il Teatro G. Verdi di Salerno, l'Auditorium di Gorizia, firmando in particolare i costumi per vari balletti e, tra gli altri, le scene e i costumi per Le jongleur de Notre Dame di Massenet, l'Orfeo di C. Monteverdi, Le nozze di Figaro di W. A. Mozart.

In totale ha ideato e curato sul piano critico e allestito, in qualità di curatore e progettista dell'allestimento e della linea grafica, più di 660 tra mostre ed eventi d'arte dedicati a giovani talenti emergenti e ad artisti storicizzati e incontri culturali in Italia e all'estero (Roma, Firenze, Venezia, Trieste, Bruxelles, Austria, Svizzera, Inghilterra ecc.), realizzati in collaborazione con varie istituzioni pubbliche e private. Tra questi, nel 2002 Luce a Nord Est, evento multimediale di arte visiva, musica e luce a Palazzo Costanzi, in piazza Piccola e piazza Unità a Trieste; nel 2003 la mostra antologica dedicata allo scultore Ugo Carà alla Galerie Bortier del Comune di Bruxelles nel centro della capitale belga (con presentazione alla stampa al Parlamento europeo) e la mostra personale del pittore Roberto Tigelli intitolata Contaminazioni di luce allo Studio DR di Roma, ambedue realizzate come eventi multimediali di arte visiva, musica e luce; Il laboratorio dei sogni, mostra multimediale di arte visiva, musica e luce dedicata alla Traviata a Palazzo Gopcevich del Comune di Trieste.

Nel 2008 il trittico di presentazioni di e con Gillo Dorfles in prestigiose sedi istituzionali a Trieste, Gorizia e Bruxelles (tra cui il CIVA - Centre International pour la Ville, l'Architecture e le Paysage, uno dei più importanti centri di studio e conoscenza sull'architettura, l'urbanistica e il paesaggio della capitale belga); nel 2008-2009 altre manifestazioni all'Ufficio di Collegamento della Regione FVG a Bruxelles e alla Galleria di Michel Pilette a Bruxelles; nel 2009, la mostra Arturo Nathan. Silenzio e luce nella sede Deutsche Bank di Trieste, nel 2010 la mostra dedicata alla famosa stilista Raffaella Curiel a Palazzo Costanzi a Trieste, realizzati come eventi multimediali di arte visiva, moda, musica e luce; nel 2011/2012 la personale della pittrice triestina Nora Carella all'Ufficio di collegamento della Regione Friuli Venezia Giulia; nel 2012 all'Ufficio di collegamento FVG la personale dello scultore muggesano Villibossi e nel 2013 quella dell'artista-fotografo triestino Claudio Saccari, nel 2017 quella del pittore triestino Fabio Colussi.

Tra le molte presentazioni di libri e riviste di tema artistico-architettonico, ha presentato con Gillo Dorfles: nel 2007 al Civico Museo Sartorio di Trieste il volume Leo Castelli. L'italiano che inventò l'arte in America di Alan Jones (Castelvecchi editore), nel 2009 al Palazzo Gopcevich del Comune di Trieste la rivista Ottagono (evento ideato e curato da Accerboni), nel 2015 alla Galleria Milano di Milano il libro Da Duchamp agli happening di Paolo Barozzi (Campanotto ed.); nel 2010 al Palazzo Gopcevich del Comune di Trieste ha presentato Leo & C. Storia di Leo Castelli di Annie Cohen-Sohal (Johan & Levi editore). Nel 2013/2014 ha ideato e curato, tra le altre rassegne, il ciclo espositivo intitolato Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra. L'uomo, le architetture, il segno, la scrittura: 15 mostre tematiche, l'una diversa dall'altra, realizzate in collaborazione con importanti istituzioni, ognuna delle quali affrontava aspetti diversi della creatività del grande architetto-artista, illustratore e scrittore, compendiate da una ventina di eventi collaterali e da un video di interviste inedite di Accerboni a personaggi che lo conobbero, in cui è pubblicata anche un'esaustiva sequenza delle sue opere.

La rassegna, che rientrava nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale, è proseguita nel 2016/17 in collaborazione con il Comune di Bruxelles Woluwe-St-Lambert e con il Comune di Meudon in Francia, a Trieste e Gorizia con un confronto tra l'immaginario artistico sulla Grande Guerra nelle opere di Dominioni e in quelle di giovani artisti italiani, austriaci e sloveni, belgi e francesi, realizzati da questi ultimi appositamente per l'occasione. All'inaugurazione a Trieste era presente tra gli altri il Sindaco di Bruxelles Woluwe-St-Lambert Olivier Maingain con il suo staff, che sono stati ricevuti dal Sindaco di Trieste per proseguire lo scambio culturale tra la Regione Friuli Venezia Giulia e Bruxelles, perseguito dalla fine del '900 da Accerboni.

Tra le varie manifestazioni, nel 2017, in occasione del 107° compleanno del grande critico d'arte, filosofo dell'estetica e pittore Gillo Dorfles, ha ideato e curato l'evento Gillo 107, in cui ha approfondito la personalità e l'opera del grande intellettuale e presentato il video del regista Francesco Leprino a lui dedicato e il libro Gillo Dorfles. Paesaggi e personaggi (Bompiani), che raccoglie vari scritti di Dorfles sui suoi viaggi in tutto il mondo e sui personaggi più significativi da lui incontrati. L'evento ha avuto luogo al Museo Revoltella di Trieste, città dove Dorfles nacque nel 1910, ai Musei Provinciali di Gorizia, città di antica origine della famiglia paterna del grande intellettuale (su invito della direzione del Servizio Musei e Archivi Storici dell'ERPAC-Ente regionale per il patrimonio culturale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia) e, data l'internazionalità del personaggio e l'amicizia tra Dorfles e la Fini, si è concluso con la presentazione dall'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles nell'ambito della mostra multimediale di pittura, musica e luce Leonor Fini. Memorie Triestine, ideata, curata e allestita da Accerboni in tale sede tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018.

La rassegna, si proponeva di portare nel cuore d'Europa un approfondimento sull'artista, argentina di nascita e triestina d'adozione e di formazione, riunendo per la prima volta un'ottantina di opere, molte delle quali inedite, espressione del suo personale lessico surrealista, linguaggio molto amato in ambito franco-belga, dove la pittrice è assai apprezzata. Oltre a una video-intervista inedita sulla Fini a Dorfles, condotta da Accerboni, la mostra esponeva lettere inedite dell'artista, di Dorfles e del pittore Arturo Nathan, loro grande amico, e l'analisi grafologica delle scritture dei tre artisti (a cura dell'Istituto italiano di grafologia) nonché del loro stile letterario (a cura di Cristina Benussi) al fine di offrire al folto pubblico internazionale, che ha visitato la mostra, una testimonianza sul particolare milieu culturale della Trieste fra le due guerre, in cui operavano personaggi del calibro di Svevo, Saba e Joyce.

Abiti inediti appartenenti alla Fini e una colonna sonora composta per l'occasione dal musicista italo-brasiliano Paolo Troni, giunto appositamente da Barcellona alla vernice per eseguirla in diretta, completavano l'esposizione. Tale progetto espositivo prevede una tappa a Parigi, dove la Fini è vissuta gran parte della sua vita, e a Trieste, città cui rimase sempre profondamente legata. Tra i vari eventi curati nel 2018, poco dopo la scomparsa di Dorfles, Accerboni ha aperto al Museo Revoltella di Trieste la commemorazione organizzata dal Comune, con il video Essere Gillo Dorfles, da lei ideato e curato, che riporta uno stralcio dell'ampia e articolata intervista inedita rilasciatale dal critico poco prima della morte, con molte immagini dell'intellettuale e quelle inedite della sua abitazione. Nell'ambito dell'incontro Accerboni ha quindi approfondito l'attività pittorica dell'intellettuale triestino con l'intervento Dorfles artista a 360 gradi. Ha curato diversi cataloghi d'arte sotto il profilo critico, progettandone anche l'impaginazione grafica.

Ha ricevuto i seguenti premi: Premio di Poesia Grado '74 - Premio di Pittura S. Quirico 1974 dal Comune di Ranco (Varese) Targa d'argento Cassa di Risparmio di Gorizia - Premio di Pittura Comune di Manciano (Grosseto), 1979 - 2° Concorso Nazionale di pittura dal Comune di Castel Maggiore (Bologna), 1978 - VI edizione del Premio Margherita d'argento, 2007 - Premio giornalistico Paolo Rizzi, Venezia 2018 (vincitore Sezione Arte e Cultura).

Ha scritto di lei il critico Flaminio Gualdoni: Le esperienze d'architettura e scenografia e musica e pittura, svolte negli anni, inducono Accerboni ad agire su un campo di visione del quale in prima lettura si offre l'esplicita spettacolarità - è il caso, ad esempio, degli abiti di luce - ma per ritrovare subito frequenze più profonde. E', ad esempio, quel suo pensare pittura, dunque pittura di luce in modo non ortopedico, anche attraverso l'uso di media che pittorici non sono più, o non soltanto. Ed è un pensare pittura che filtra modelli antichi, a partire da quel Sei-Settecento in cui arte era agire dipingendo, ma anche elaborando apparati e machinaespettacolari, tra Venezia e Roma. Non dunque, il gioco della deroga disciplinare di per se stessa, importa all'artista, quanto lo schiudersi, attraverso le strategie della complessità, d'un sottile, intenso, magico anche, gioco della visione."



Mostre e iniziative curate da Marianna Accerboni

Mappa del sito www.ninniradicini.it

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