Le Garzantine
Geografia
ed. Garzanti, pagg.1632, 38.50euro
Recensione di Ninni Radicini
Il libro presenta una informazione molto articolata in virtù dei cambiamenti dello scenario mondiale a partire dalla fine degli anni '80, in particolare dal quel 9 novembre 1989 (la caduta del muro di Berlino) che ha segnato una svolta nella Storia, dati i conseguenti stravolgimenti geografici e geopolitici. L'apparente immutabilità di stati e confini, nella configurazione del mondo bipolare (Usa/Urss) nato dalle ceneri della Seconda guerra mondiale, è stato superato dalla implosione dell'Urss nei primi anni '90 e dagli effetti su scala internazionale. Da Mosca si sganciarono tutti gli stati componenti di quello che in realtà - come si ebbe modo di constatare proprio in quel momento - più che un monolite era un mosaico di paesi con culture, storie, costumi molto differenti, per decenni tenuti insieme in nome dell'ideologia e, soprattutto, da dinamiche geopolitiche globali.
Chi confrontasse un testo di geografia pubblicato prima degli anni '90 con quello in oggetto constaterebbe subito i mutamenti sopraggiunti. Ad esempio osservando la parte dell'Asia centrale prima ex sovietica, oggi composta da stati indipendenti di crescente rilevanza per gli equilibri politici ed economici, non solo sua scala regionale, data la quantità di petrolio e gas naturale che si trova in quel territorio. Un'area in cui la Russia, tornata al ruolo di potenza mondiale in virtù della gestione delle risorse energertiche, e la Cina, superpotenza economica con tassi di crescita quattro volte superiori a quelli europei, consolidano la loro supremazia attraverso alleanze bilaterali e regionali. La disgregazione dell'ex "impero sovietico", oltre a comportare la necessità di aggiornare la geografia del territorio euroasiatico, ha avuto effetti negli equilibri dell'Europa continentale.
Nei Balcani, la Jugoslavia, anch'essa costituita su base federale, concluse la sua storia a seguito delle dichiarazioni di indipendenza degli stati componenti. Qui le conseguenze furono molto più drammatiche a livello politico e terribili per le popolazioni interessate, data la frammentarietà della disposizione dei vari popoli: maggioranza in un territorio e minoranza in un altro, anche solo a pochi chilometri distanza. Gli stati dall'Europa dell'Est, dalla Polonia alla Bulgaria, prima nell'orbita di Mosca ottennero l'indipendenza.
Anche qui l'effetto disgregativo ebbe echi e nel 1993 la Cecoslovacchia si scisse, in modo pacifico, in Repubblica Ceca e Slovacchia. Dall'1 maggio 2004 questi stati, insieme con le tre repubbliche baltiche (Lituania, Lettonia, Estonia), sono entrate nella Unione europea e costituiscono, dal punto di vista geografico e politico, una fascia di separazione dalla Russia. Trasformazioni sono avvenute anche negli altri continenti. Stati, fino a circa venti anni fa, considerati appartenenti al Terzo Mondo - spesso a causa di conflitti di lungo periodo e sistematiche instabilità istituzionali - si sono affacciati sulla scena mondiale.
I paesi del Sudest asiatico sono oggi una realtà in rapida crescita economica sulla scia della Cina e dell'India, anch'essa superpotenza economica mondiale, prima sviluppatasi grazie alla delocalizzazione di imprese occidentali - statunitensi in particolare - del settore informatico, e oggi in grado di poter sfidare i colossi industriali statunitensi ed europei. Gli stati del Sud America, dopo la fase iperliberista degli anni '90, oggi seguono un percorso di rafforzamento delle proprie economie, spesso attraverso processi di nazionalizzazione delle risorse e di alleanze strategiche, in particolare con la Cina. Anche il continente africano è in fase di trasformazione. Non solo il Sudafrica, superata la fase di transizione successiva alla fine dell'apartheid, è oggi uno stato dinamico e presente sullo scenario internazionale grazie alle sue notevoli risorse minerarie, ma anche altri paesi, per le ricchezze del loro sottosuolo, hanno acquisito un ruolo nei nuovi equilibri (anche qui la Cina si muove in forze).
La ampiezza del lavoro necessario ai geografi per riconfigurare molti territori è facilmente intuibile dalla consultazione di questa opera, in cui oltre alla parte propriamente geografica si trovano informazioni di tipo storico, economico, sociale. Molta curato il capitolo sull''Italia, con attenzione alle trasformazioni recenti e alle specificità delle regioni. L'Enciclopedia Garzanti di Geografia è uno strumento di lavoro e di consultazione molto preciso e curato, utile ai giornalisti, agli insegnanti, ai ricercatori, agli studiosi, ma anche ai turisti e a tutti coloro che attraverso la geografia, e di conseguenza la storia, l'economia, la composizione etnico-religiosa degli stati, vogliono iniziare a conoscere popoli e culture.
Le Garzantine - Geografia
- Geografia della popolazione
Ambiente e risorse
Globalizzazione e nuova geografia dello sviluppo
La geopolitica dopo la fine della guerra fredda
Le organizzazioni internazionali
I continenti
I paesi del mondo
L'Italia e le sue regioni
- In appendice
Tavole di geografia generale
L'economia mondiale in cifre
Atlante fisico-politico
Presentazione nel sito della Garzanti
Prefazioni e recensioni di Ninni Radicini
Articoli di Ninni Radicini (elezioni e partiti in Grecia, Cipro e altri Stati della Unione Europea)
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