Syriza primo partito, novità Centristi Europei, incremento di Alba Dorata. Alexis Tsipras chiede elezioni legislative anticipate
di Ninni Radicini
27 maggio 2014
Le elezioni europee nella Repubblica Ellenica, svoltesi il 25 maggio, sono state segnate dal consenso ottenuto da Syriza - Coalizione della Sinistra Radicale, diventata con il 26.5% primo partito su scala nazionale per la prima volta nella sua storia. Nuova Democrazia, il partito del Primo ministro Antonis Samaras, ha ottenuto il 22.7%. Al terzo posto Alba Dorata con il 9.4%. A seguire le liste Ulivo - Allineamento Democratico con l'8%, Il Fiume al 6.6%, Kke - Partito comunista 6%, Anel - Greci Indipendenti 3.4%, Laos - Partito popolare ortodosso 2.7%, Cittadini greci europei 1.4%, Dimar - Sinistra Democratica 1.2%.
Sulla base di questi dati, in linea con le previsioni degli exit poll, dei 21 seggi (su 751) al Parlamento Europeo attribuiti in Grecia, Syriza ne ottiene 6, Nuova Democrazia 5, Alba Dorata 3, Ulivo 2, Kke 2, Il Fiume 2, Anel 1. Nel Parlamento Europeo, Syriza e Kke aderiscono al gruppo della Sinistra Unita Europea / Sinistra Verde Nordica; Nuova Democrazia al Partito Popolare Europeo; Alba Dorata è tra i Non Iscritti; Il Fiume, che prima delle elezioni si riteneva potesse aderire eventualmente all'Alde - Alleanza dei Liberali e Democratici Europei, ha invece deciso di aderire all'Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici, insieme con l'Ulivo - Allineamento Democratico; Anel aderisce ad Efd - Europa di Libertà e Democrazia.
L'avanzata di Syriza, la perdita di consensi di Nuova Democrazia (-6.4% sul dato delle Legislative 2012), un risultato superiore alle previsioni per la coalizione dell'Ulivo incentrata sul Pasok - Movimento Socialista Panellenico (seppure non paragonabile ai consensi dei Socialisti delle Europee 2009), l'incremento rilevante di Alba Dorata, il dimezzamento dei consensi di Anel e la novità del partito Il Fiume - fondato a marzo da Stavros Theodorakis con un programma centrista ed europeista - hanno determinato un quadro politico-elettorale differente da quello parlamentare nazionale attuale determinato dalle elezioni legislative 2012.
Data questa situazione, Alexis Tsipras, Presidente di Syriza, durante un incontro il 26 maggio con il Presidente della Repubblica Karolos Papoulias, ha chiesto che si svolgano elezioni legislative anticipate "il più presto possibile". Tsipras ha supportato questa richiesta dicendo che se i dati elettorali europei fossero traslati in senso legislativo nazionale, l'attuale governo, composto da Nuova Democrazia e Pasok, non avrebbe la maggioranza poiché potrebbe contare soltanto in 94 seggi su 300 nel Parlamento monocamerale ellenico invece degli attuali 152, avendo perduto insieme l'11%.
Evangelos Venizelos - presidente di Pasok, Ministro degli Esteri e Vice primo ministro - ha però definito "incostituzionale" la richiesta di Tsipras di elezioni anticipate, poiché la motivazione avanzata dal leader di Syriza, ovvero la mancata sintonia fra il quadro parlamentare derivante dalle elezioni parlamentari del 2012 e quello delle Europee 2014, si basa su una interpretazione ormai superata di quanto previsto dalla Costituzione. La valutazione di Venizelos è stata in linea con quella del Portavoce del governo Simos Kedikoglou, secondo cui Tsipras ha fatto riferimento a un articolo emendato 28 anni fa.
Nella eventualità di elezioni anticipate, Tsipras vi arriverebbe cercando di realizzare una "ampia alleanza progressista e patriottica". Egli ha inoltre detto che, dopo il risultato delle Europee, Samaras non avrebbe più la legittimazione a continuare i negoziati sulla gestione del debito della Grecia con Ue/Bce/Fmi e sui provvedimenti rilevanti, quali la scelta del Commissario europeo spettante alla Grecia, la privatizzazione dell'acqua e la nomina del nuovo governatore della Banca di Grecia, il governo dovrebbe concordare con Syriza. Samaras ha invece detto che se le elezioni fossero interpretate come un referendum sull'operato del governo allora il distacco di poco meno del 4% tra Nuova Democrazia e Syriza non è sufficiente per giustificare la richiesta di elezioni anticipate. Nella consapevolezza espressa dal Primo ministro di avere davanti due anni complessi, l'Esecutivo si prepara a un rinnovamento della compagine ministeriale.
* Ninni Radicini, coautore del libro La Grecia contemporanea (1974-2006), ha pubblicato articoli su vari periodici, recensioni e prefazioni a libri.
La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007