Alexis Tsipras capofila della Sinistra Europea alle elezioni 2014
di Ninni Radicini
14 febbraio 2014
L'8 gennaio '14 l'assenza di Alexis Tsipras, presidente di Syriza - Coalizione della Sinistra Radicale, principale partito di opposizione in Grecia, alla cerimonia d'inizio della presidenza di turno della Unione Europea per la Repubblica Ellenica, svolta al Palazzo della Musica di Atene, è stata motivata come manifestazione di dissenso da parte di Syriza dal programma del governo per il semestre, che prevede tra l'altro l'impegno a promuovere lo sviluppo economico e la creazione di nuovi posti di lavoro, il contrasto alla immigrazione illegale, la trasparenza nelle transazioni finanziarie, oltre che una particolare attenzione a settori quali la politica marittima e i diritti umani. Per Tsipras però il programma dell'Esecutivo - composto da Nuova Democrazia e Pasok - Movimento Socialista Panellenico e presieduto da Antonis Samaras (ND) - non evidenzia la fase di crisi economico-finanziaria che sta attraversando la Grecia.
Il 16 gennaio un sondaggio realizzato da Gpo sulle intenzioni di voto nella regione dell'Attica (comprendente Atene) - la più popolata della Grecia - ha indicato in Syriza il primo partito con il 24.6%, seguita da Nuova Democrazia al 16.6%. Al terzo posto Alba Dorata 11% poi Kke - Partito comunista 4.9%, Anel - Greci Indipendenti 4%, Dimar - Sinistra Democratica 3.1%. Con il Pasok al 3%, corrispondente alla soglia di sbarramento prevista dal sistema elettorale proporzionale ellenico. E' il punto più basso nella storia del partito che, in alternanza a Nuova Democrazia, ha caratterizzato la politica ellenica dal 1974 al 2009, quando vinse le Legislative con il 43.9%.
Alexis Tsipras ha detto che Syriza, qualora arrivasse al governo, si opporrebbe al rimborso dei circa 250 miliardi di euro di prestiti alla Grecia da parte di Ue/Fmi/Bce e ripristinerebbe gli stipendi e le pensioni ai livelli precedenti ai tagli determinati dalla politica di austerità. A metà gennaio, parlando a un convegno sul tema "Democrazia, Economia e Società", promosso nei Paesi Bassi dal Partito Socialista, ha dichiarato che la politica di austerità, con i suoi effetti recessivi in ambito economico e sociale, ha determinato un arretramento della democrazia, tale da rendere necessaria una ristrutturazione in senso democratico dell'Unione Europea. E' questo un carattere essenziale della sua campagna elettorale per le Europee ("Noi diciamo che l'Unione Europea o è democratica o non esiste.").
Il 15 dicembre 2013, durante il 4° congresso del Partito della Sinistra Europea, composto da partiti di area comunista, socialista e socialdemocratica - nel Parlamento Europeo aderenti al gruppo della Sinistra Unita Europea / Sinistra Verde Nordica - Alexis Tsipras è stato eletto candidato alla Presidenza della Commissione Europea con il voto a favore dell'84% dei delegati. In questa occasione ha sottolineato che in Europa "non ci sono confini geografici ma confini ideologici e programmatici".
La sua notorietà nel contesto politico europeo ha trovato un riscontro significativo nella ideazione di una lista italiana con il suo nome per le prossime elezioni Europee e nella sua visita di tre giorni in Italia tra il 7 e il 9 febbraio, preceduta il 3 e 4 febbraio dall'incontro a Parigi con il Fronte della Sinistra. Un altro momento rilevante si è avuto nella decisione all'unanimità del partito tedesco La Sinistra di sostenere il diritto della Grecia a richiedere alla Germania il risarcimento dei danni subiti durante il Secondo conflitto mondiale.
Il 17 gennaio durante un intervento in Parlamento, Tsipras ha detto che Syriza si opporrà a qualsiasi candidato alla presidenza della Repubblica presentato dal governo per l'elezione prevista nel febbraio 2015 (prima della conclusione naturale della legislatura nel 2016). Sebbene Antonis Samaras abbia dichiarato l'intenzione far completare al governo l'attuale legislatura, la posizione di Tsipras potrebbe aprire uno scenario alternativo. Il presidente della Repubblica ellenica è eletto dal Parlamento per appello nominale e nelle prime due votazioni il candidato deve ottenere una maggioranza qualificata di 2/3, ovvero di 200 deputati.
In considerazione degli attuali equilibri parlamentari, qualora oltre a Syriza, anche Kke e Alba Dorata non convergessero sul candidato del governo questa soglia sarebbe irraggiungibile e si dovrebbe passare al terzo turno, dove la maggioranza richiesta è di 3/5, ovvero 180 voti. Se nemmeno al terzo turno si riuscisse a eleggere il nuovo Presidente allora si andrebbe a elezioni anticipate. Il celebre compositore Mikis Theodorakis ha respinto una proposta di candidatura alla presidenza della Repubblica avanzata da Evangelos Venizelos, presidente del Pasok, Vice primo ministro e Ministro degli Esteri. In una dichiarazione ufficiale, il Presidente della Repubblica Karolos Papoulias ha intanto confermato di voler completare suo mandato, fino a marzo 2015.
Il 22 gennaio un sondaggio pubblicato dal quotidiano "Efimerida ton Syntakton", realizzato da Public Issue, ha indicato Syriza al 31.5% e ND al 28% con Samaras considerato più adatto di Tsipras come Primo ministro (39% degli intervistati contro il 30%; il 29% invece non vorrebbe nessuno dei due). Il Pasok è ritenuto più competente di Syriza nella eventualità di un governo di coalizione con ND (29% contro 26% per Syriza). Un'altra rilevazione condotta da Pulse Rc, per il quotidiano "To Pontiki" da' Syriza al 23%, ND al 20%, Alba Dorata 11%, Pasok 5.5%, Kke 5%, Anel 4.5%, Dimar 2.5%. Sebbene anche in questo sondaggio Samaras sia ritenuto più adatto di Tsipras come primo ministro, la maggioranza degli intervistati ritiene che un governo di coalizione con Syriza primo partito sarebbe più adatto per migliorare le condizioni economiche della Grecia.
Il 27 gennaio una rilevazione realizzata da Alco e pubblicata dal giornale "Proto Thema" indicava Syriza al 22% con ND al 21.6%, Alba Dorata 7.7%, Pasok 4.7%, Kke 4.6%, Greci Indipendenti 4.3%, Dimar 3.2%. Samaras con il 33% dei consensi si conferma nel ruolo di personalità preferita come primo ministro (27% per Tsipras). Il 45% è contrario a elezioni anticipate; il 57% ritiene che Syriza non sia in condizione di realizzare quanto promesso e il 67% dubita che Tsipras manterrà le sue promesse elettorali.
La riduzione del distacco tra Syriza e ND è scesa al di sotto dell'1% in un altro sondaggio, di Metron Analysis, pubblicato dal quotidiano "Ethnos" (Syriza 20.5%, ND 19.7%), con una maggioranza (59%) che non vuole elezioni anticipate sebbene il 52% ritenga che le prossime saranno vinte da Syriza. Un dato da sottolineare è che, nonostante negli ultimi due anni il panorama politico-elettorale ellenico sia stato caratterizzato da una notevole frammentarietà, il 56% degli intervistati si esprime a favore della creazione di nuovi partiti.
Una rilevazione di Gpo per Mega Tv, pubblicata l'11 febbraio, ha confermato Syriza primo partito, sia per le Legislative sia per le Europee. In ambito nazionale Syriza ottiene il 21.4%, ND 20.2%, Alba Dorata 7.2%, Kke 6.1%, Pasok 5.6%, Greci Indipendenti 4.4%, Sinistra Democratica 3.8%. Nel contesto delle elezioni europee Syriza è data al 20.8%, ND 19%, Alba Dorata 7%, Kke 7%, Pasok 5.3%, Greci Indipendenti 4.5%, Dimar 3.5%. Samaras si conferma primo ministro preferito dalla maggioranza degli intervistati con il 42.8%, Tsipras al 30%, mentre il 26.3% è contrario a entrambi. Il 12 febbraio, una rilevazione condotta da Public Issue per il giornale "Efymerida ton Syntakton" indica Syriza al 30%, ND 28.5%, Alba Dorata 8.5%, Kke 7.5%, Pasok 7%, Greci Indipendenti 6%, Sinistra Democratica 3.5%. Il 55% degli intervistati ritiene che Syriza vincerà le prossime elezioni legislative (il 31% considera che ND possa essere il primo partito).
Come annunciato dal governo ellenico, il secondo turno delle elezioni amministrative si svolgerà lo stesso giorno delle elezioni Europee 2014, il 25 maggio. Nell'incontro del comitato centrale di Syriza dell'1 febbraio, Tsipras è apparso fiducioso sulle prossime elezioni parlando del suo programma "Giovani, democrazia e lavoratori". Sull'altro versante Samaras ha escluso la eventualità di una coalizione di governo con Syriza, poiché "Syriza sta dicendo 'no' a tutto".
* Ninni Radicini, coautore del libro La Grecia contemporanea (1974-2006), ha pubblicato articoli su vari periodici, recensioni e prefazioni a libri.
La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007