1821-2021
Mostra dedicata al Bicentenario del Risorgimento della Grecia

di Ninni Radicini
26 luglio 2021


Bandiera bianca con croce blu utilizzata dai Greci durante il Risorgimento del 1821Al Museo di Cultura Bizantina di Thessaloniki (Salonicco), la mostra "WAAG. We Are All Greeks!", allestita dal 15 maggio al 29 agosto 2021, ha rappresentato una occasione di notevole rilievo storico e culturale per evidenziare la ricorrenza del Bicentenario dall'inizio del Risorgimento della Grecia, che condusse alla liberazione del popolo ellenico dal giogo dei turchi ottomani. La rassegna è stata organizzata dal Museo di Cultura Bizantina e dalla Comunità Ellenica Siciliana "Trinacria" e in autunno sarà a Palermo, al Museo Regionale di Arte Moderna e Contemporanea Belmonte Riso.

Il Risorgimento della Grecia - definito anche Rivoluzione Greca e Guerra di Indipendenza Greca - si sviluppò tra il 1821 e il 1828 ma i prodromi risalgono alla crisi dell'Impero Bizantino, culminata con la invasione di Costantinopoli nel 1453 e la successiva caduta di alcuni Principati bizantini in Grecia, ultime roccaforti contro i turchi ottomani. Dal XVI secolo si succedettero una serie di tentativi di riconquista della libertà e della sovranità da parte del popolo greco, che aumentarono di intensità e di efficacia nell'Ottocento quando il movimento per la indipendenza nazionale della Grecia, inserito nell'ampio contesto di affermazione delle nazionalità che attraversò l'Europa degli Imperi, trasse la propria base ideologica oltre che dalle proprie specificità storiche, politiche e culturali, anche dalle idee elaborate durante la Rivoluzione Francese del 1789 e dal Romanticismo, movimento letterario sorto in Germania alla fine del Settecento.

La fase di emancipazione nazionale iniziò con la Rivolta di Orlov del 1770 (dal nome del conte Orlov, comandante della flotta navale russa), avvenuta in Peloponneso nel quadro della guerra russo-turca. Il Risorgimento Ellenico del 1821 è considerabile come la prima affermazione nazionale nel contesto europeo dopo il Congresso di Vienna e la Grecia ebbe il suo riconoscimento di Stato indipendente e sovrano con il Protocollo di Londra del febbraio 1830, che realizzò un accordo tra Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, Impero Russo e Francia.

Durante il periodo risorgimentale si svolsero una serie di consultazioni elettorali per la composizione di assemblee nazionali rappresentative dei territori liberati. Dopo la fondazione del Regno di Grecia nel 1832, nel settembre del 1843 si svolse l'elezione di una assemblea costituente, che elaborò e promulgò la Costituzione Greca nel marzo 1844 e, nello stesso mese, la legge elettorale, che prevedeva il diritto di voto per tutti i cittadini greci (maschi) oltre i 25 anni di età. Le successive, prime, elezioni per l'Assemblea legislativa del Regno di Grecia (composta da 127 seggi), si svolsero nell'estate del 1844. A prevalere fu il Partito Russo (55 seggi) di Andreas Metaxas. A seguire il Partito Inglese (28 seg.) di Alexandros Mavrokordatos, il Partito Francese (20 seg.) di Ioannis Kolettis, e candidati indipendenti e che ottennero 24 seggi. I tre partiti corrispondevano agli orientamenti in riferimento alle tre potenze che condussero alla ratifica del Protocollo di Londra.

Nello stesso periodo del Risorgimento della Grecia, in Sicilia si sviluppava un movimento autonomistico nell'ambito del Regno del Due Sicilie, culminato nel 1848 con la riaffermazione della Costituzione del 1812, che prevedeva la centralità del Parlamento, in un quadro di sostanziale forma repubblicana. Presidente del Parlamento Siciliano fu nominato Vincenzo Fardella di Torrearsa, Primo Ministro Ruggero Settimo, Ministro della Difesa Francesco Crispi. Il governo indipendente della Sicilia, che sosteneva la convergenza dei vari regni presenti nella penisola italiana su base confederale, si concluse dopo 16 mesi con la ripresa del controllo da parte del re Ferdinando II.

Il titolo della mostra "WAAG. We Are All Greeks!" richiama la dichiarazione - «Siamo tutti Greci» - del poeta inglese Percy Bysshe Shelley (1792-1822), che ebbe un effetto notevole nel motivare l'opinione pubblica europea durante il Risorgimento Greco. Ideata da Francesco Piazza e Vassilis Karabatsas, curata da Francesco Piazza, la mostra è articolata in sette sezioni: Bandiera, Eroi, Filoellenismo, Libertà, Patria, Potere Politico, Sacrificio. In esposizione le opere di 15 artisti: Spyros Angelopoulos, Manolis Anastasakos, Andrea Buglisi, Michele Ciacciofera, Giorgio Distefano, Emanuele Giuffrida, Kiki Kolimbari, Filippo La Vaccara, Nikos Moschos, Ignazio Cusimano Schifano, Max Serradzalis, Max Serradzalis, Marc Zanghi.

I temi sono stati descritti da Nikos Tombros, docente di Storia Politica e interpretati dagli artisti per evidenziarne gli sviluppi, le trasformazioni e le costanti. Nella mostra anche la possibilità di ascoltare la composizione musicale "Grecia 1821", di Christos Ktistakis, inspirata al poema "Hellas" di Shelley, ed eseguita dal coro femminile "inDONNAtión", del Conservatorio Musicale di Larissa, diretto da Dimitris Ktistakis, professore della Università Ionica, con al pianoforte Frosos Ast. Ktistakis.

Nel 2021 sono state allestite una serie di rassegne celebrative. "1821 Prima e Dopo" (03 marzo - 07 novembre 2021) al Museo Benaki, inserita nel Programma Nazionale delle Celebrazioni per il Bicentenario del Comitato "Grecia 2021". Dipinti, sculture, oggetti appartenuti a personalità di rilievo del periodo, documenti storici, e vari cimeli, alcuni dei quali provenienti in prestito da musei e collezioni private oltre che dalla Grecia anche da Gran Bretagna e Francia, suddivisi in tre sezioni del Museo: la prima descrittiva del periodo in cui si evidenziarono i prodromi risorgimentali (1770-1821); la seconda sezione sugli avvenimenti della lotta per l'Indipendenza nazionale (1821-1831); la terza sezione sulla fondazione della Stato della Grecia e la prime fasi (1831-1870).

In Germania è stata allestita una mostra a Monaco di Baviera ("Hellas a Monaco - 200 anni di amicizia greco-bavarese", dal 29 giugno al 19 settembre 2021), dedicata alla rilevanza della Baviera nella liberazione della Grecia, in particolare con il re Ludovico I e con suo figlio Ottone, che dopo la liberazione fu eletto, nel 1832, primo sovrano del nuovo Regno di Grecia. Lo scorso anno, una rassegna di uguale carattere, fu allestita al Museo di Architettura Finlandese di Helsinki (02 giugno - 23 agosto 2020).

La mostra "WAAG. We Are All Greeks!" vuole inoltre evidenziare la rilevanza della cultura ellenica in Europa, in particolare nella Italia meridionale, dove si sviluppò la Magna Grecia, e in Sicilia. Gli Achei e i Calcidesi furono le popolazioni elleniche che maggiormente influirono sulla formazione della Magna Grecia, entrando in contatto e convergendo con i popoli già presenti, tra i quali Ausoni, Iapigi ed Enotri.

Si ritiene che la prima città fondata a seguito di tale svolta storica sia stata Metaponto, alla fine dell'Ottavo secolo avanti Cristo. Tra le città fondate in seguito vi furono Crotone, Cuma, Reggio Calabria, Taranto (fondata dagli Spartani), proseguendo per circa quattro secoli. Le città furono costituite sul modello di quelle elleniche, con propria moneta e sistema economico incentrato su agricoltura, commercio, industria, con alleanze di tipo confederale (es. Lega Italiota), per fronteggiare popolazioni esterne, che, qualora non fosse sufficiente, fu integrata dal sostegno proveniente dalla vicina madrepatria ellenica.

Tra le città siciliane fondate dalla convergenza fra Siciliani e Grecia vi sono Agrigento, il cui nome originario ellenico è Akragas; Catania (Katane); Messina (Zankle); oltre a Naxos, Tindari (Tyndaris), Modica (Motyka) e molte altre. Palermo, fondata dai Fenici con il nome di Ziz, nel periodo siciliano-ellenico fu rinominata Panormos.

La definizione, talvolta utilizzata, di "colonizzazione" della Magna Grecia e della Sicilia è da precisare perché fuorviante in quanto non corrispondente nemmeno alla stessa storia narrata. Per "colonizzazione" si intende l'espansione di un popolo in un territorio non proprio, caratterizzata dall'insediamento e dall'acquisizione di un potere assoluto su quel territorio e dalla sottomissione della popolazione locale. Invece in Magna Grecia e in Sicilia le popolazioni elleniche e quelle già presenti svilupparono una convergenza, dimostratasi funzionale e compiuta, che, ad esempio in Sicilia, è tuttora esplicita oltre che nelle numerose opere artistiche prodotte anche in ricorrenze religiose-tradizionali e in numerosi cognomi siciliani.



* Ninni Radicini è coautore del libro "La Grecia contemporanea (1974-2006)" e autore di vari articoli sulla Grecia. Ha pubblicato articoli sulla Germania (area politico-elettorale-storica). Articoli su altri argomenti sono stati pubblicati su vari periodici. Ha pubblicato inoltre recensioni e prefazioni a libri.

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La Trinacria | Storia e Mitologia

Copertina del libro La Grecia contemporanea 1974-2006 di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini       La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007


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