L'Utopia della Ragione
La ginnastica delle idee
di Pompeo Maritati
ed. Edizioni Youcanprint, pagg.153, 2011
Recensione di Ninni Radicini
Una riflessione articolata su varie componenti sociologiche della società attuale - nel più ampio contesto umanistico - è il filo conduttore di questo libro, un saggio in sedici capitoli. Con una prosa diretta, che invita il lettore e diventare interlocutore, attraverso una rincorsa delle idee tra passato, presente e futuro, incentrata sulla volontà, o sull'auspicio, che nei cambiamenti a cui la società è soggetta (in modo costante) sia la l'essere umano ad avere la centralità, affinché le scelte compiute nello sviluppo storico, economico e culturale siano antropocentriche e non viceversa, ovvero con l'individuo ridotto ad essere funzionale a finalità materialistiche.
Altrimenti, in questa seconda modalità, l'effetto è una complessiva regressione dell'individuo e del contesto sociale, con un complessivo ed evidente decadimento dei valori. E' quanto si può constatare nella società contemporanea, in cui sembra di assistere ad un cambio di direzione nella evoluzione dell'individuo, che è per natura parallela a quella del pianeta. Il cambio di direzione consiste nello stravolgimento dell'evoluzione, con il futuro che smette di essere il traguardo, sostituto dal passato, che diventa il riferimento, poiché è lì che vi si trovano (o si ritiene di trovare) valori differenti e migliori di quelli attuali. Sebbene poi nel confronto tra la moralità di una volta e quella attuale, la prima venga ridimensionata a fenomeno folcloristico d'altri tempi.
La rievocazione del passato è forse connaturata all'individuo, al punto che, ancora prima di addentrarsi in una comparazione tra i valori della società di allora e di quella attuale, è già nella naturalezza con cui attraverso le note di una canzone si può tornare indietro nel tempo, scegliendo tra i ricordi conservati nella propria memoria. Ma il ritorno al passato più che una scelta tra pari condizioni sembra essere effetto di una realtà in cui l'equazione progresso scientifico uguale progresso sociale si dimostra intrinsecamente debole, insieme della constatazione che, come scrive l'autore, «i fondamenti dell'economia che nel tempo hanno caratterizzato e regolato il libero mercato sembrano appartenere a teorie arcaiche e obsolete». Questa constatazione si è manifestata nel sentire comune con una intensità di andamento parabolico.
Comunque si evolvano le basi economiche, sociali, etiche, una forza essenziale dell'individuo è l'incosciente consapevolezza della compiutezza della vita. Che ci sia una fine al corso della vita sembra infatti non essere determinante per il suo svolgimento, «comportandoci come se anziché il buio dell'eternità, la morte rappresentasse l'immortalità». Questo concetto è strettamente legato ad un'altra riflessione dell'autore, sul pensiero e sulla possibilità che possa esistere oltre l'individuo da cui ha avuto origine. Semmai fosse possibile un cambiamento, allora in che condizioni potrebbe avvenire? Forse se il sole decidesse di dimettersi, la necessità di adattarsi alla nuova condizione determinerebbe uno stravolgimento dell'insieme delle certezze, delle idee, delle convenzioni sulla quale si regge l'umanità. Da cui potrebbe poi derivare una catarsi...
L'autore, Pompeo Maritati, già bancario, è presidente dell'Associazione Italoellenica Amici della Grecia (Zollino - Lecce). Come riportato nella quarta di copertina, le analisi contenute in questo libro si sviluppano da una prospettiva umanistica (che nell'antica Grecia ha trovato le origini) e valgono come una ginnastica delle idee, a beneficio di un superamento delle carenze della società attuale. Il volume è corredato da una serie di immagini con riferimenti all'antica Grecia e alla Grecia contemporanea (dal Tempio di Aphaia, al molo di Agia Marina, tra gli altri, oltre a quella di copertina raffigurante Ulisse e le Sirene), oltre che a Lecce.
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