La Chiesa ortodossa greca aumenta la presenza in Internet. Dal suo sito ufficiale a quello del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, da quello del Monte Athos a quelli delle diocesi locali, i visitatori, in costante crescita - molti provenienti dall'estero - hanno la possibilità di documentarsi in modo ampio sul mondo della cristianità ellenica.
I siti sono articolati e con una architettura progettata per rendere semplice la navigazione attraverso le pagine pubblicate e la individuazione immediata delle risorse disponibili: dai testi storici agli articoli di approfondimento, dalle immagini di icone (alcune anche in forma di screensaver) agli inni. Molti, oltre che in greco, hanno una versione in inglese. Il sito ufficiale della Chiesa greca (www.ecclesia.gr) riceve 4mila visitatori al giorno, il 35% dall'estero, con 14milioni di contatti all'anno. Durante i primi mesi del 2005, quando la Chiesa ha dovuto affrontare situazioni interne difficili, c'erano circa 20mila contatti giornalieri.
Il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli ha avviato il proprio sito (www.ec-patr.gr) tre anni e mezzo fa e ha circa 180mila contatti all'anno. Quello del monte Athos (www.mountathos.gr) presenta molte informazioni sui monasteri, sulla vita della comunità, sul patrimonio artistico, dalle icone ai manoscritti presenti nelle sue biblioteche. Per chi è alla ricerca di testi sulla ortodossia e della letteratura greca, c'è il sito "Myriobiblos" (www.myriobiblos.gr), biblioteca elettronica, con una versione in italiano: ha una media di 2.500 visite giornaliere, 60% dall'estero.
La presenza on line della Chiesa greca ha tra i motivi la volontà di essere centro di espressione culturale in senso ampio. Così in "Artopos" (www.artopos.gr), vi sono link e pagine su belle arti e musica e uno spazio dedicato al dibattito sull'Europa. Anche le singole chiese locali hanno avviato propri siti. In quello di Fthiotida, i visitatori possono scaricare una serie di inni e quello di Paros-Naxos promuove una raccolta di fondi per la costruzione di una casa di riposo sull'isola di Paros. A Patras il sito è collegato in diretta con la stazione radiofonica e con il canale televisivo. A Rodi, il visitatore può scaricare una barra degli strumenti che abilita una serie di funzioni, tra cui l'accesso rapido ai siti religiosi.
Tra gli altri, quelli di Nafpaktos e Agios Vlasios (www.parembasis.gr) con una serie di articoli e risorse; Zakynthos e Strophades (www.imzante.gr); Didimoticho e Orestias (www.imdos.gr). In Attica (www.i-m-attikis.gr), oltre che in versione greca e inglese, è anche in francese e serbo, contiene pagine con presentazione dei monasteri, degli istituti ecclesiastici, della liturgia, delle scuole di musica bizantina, una area dedicata ai libri e ai link ad altre risorse sulla ortodossia.
Un altro, notevole, è quello della diocesi di Demetrias (www.imd.gr) - oltre che in inglese anche in russo - con un ampio materiale, la presentazione dell'Accademia degli Studi cristiani ortodossi, una serie di interventi di approfondimento su temi di interesse. La Chiesa greca è alla base della nazione ellenica, elemento di unità nazionale di un popolo la cui religiosità è per tradizione molto elevata. La naturalezza con cui il cristianesimo ortodosso è componente essenziale della cultura individuale e comunitaria determina, ad esempio sul versante del sistema politico, la adesione ai suoi valori di quasi tutti i partiti.
Circa il 60% degli elettori di Nuova Democrazia si sono dichiarati credenti praticanti, contro quasi il 40% di quelli del Pasok. Nella precedente legislatura, quando era al governo il Pasok, l'arcivescovato ha espresso la propria contrarietà alla eliminazione della dicitura obbligatoria della confessione religiosa sulla carta di identità. Dal 1833 la Chiesa di Grecia è autocefala, ovvero indipendente dal punto di vista ecclesiastico, riconosciuta tale dal Patriarcato di Costantinopoli nel 1850.
Il profondo legame tra Chiesa e popolo ellenico (il 98% è cristiano ortodosso) si è ulteriormente rafforzato durante i secoli del giogo turco, quando per ogni greco diventa punto di riferimento, oltre che spirituale, culturale e nazionale, riconosciuto anche dai non credenti. Fino all'estremo sacrificio, come a Creta nel giugno del 1821, nel corso della lotta di liberazione, quando nella città di Heraklion, perse la vita il metropolita Gerasimos Pardalis. E' questo soltanto uno dei tanti esempi che spiegano le origini della forte identificazione del popolo ellenico con la Chiesa cristiana ortodossa.
* Ninni Radicini, coautore del libro La Grecia contemporanea (1974-2006), ha pubblicato articoli su vari periodici, recensioni e prefazioni a libri.
La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007