Guida turistica di Lance Chilton, Marc Dubin, Nick Edwards, Mark Ellingham, John Fisher, Natania Jansz
ed. Antonio Vallardi Editore, pagg.655, 2006
Recensione di Ninni Radicini
«La Cultura e l'Ambiente sono le basi della moderna industria del turismo di alta qualità. Esse danno allo Stato un vantaggio nella competizione. In questa nuova era noi dobbiamo agire in riferimento a termini e condizioni che proteggano e valorizzino il nostro patrimonio culturale e naturale per i prossimi decenni.» (Kostas Karamanlis, primo ministro della Grecia - luglio 2006)
La Grecia è una delle mete turistiche per eccellenza, per coloro che vogliono unire il piacere di una vacanza con una immersione nella storia e nell'arte. La voce "turismo" rappresenta circa il 20% del Prodotto interno lordo e il settore occupa un lavoratore su cinque. In particolare negli ultimi anni sono cresciuti i pacchetti "tutto incluso", oggi offerti dalla metà dei 600 alberghi più grandi (quelli con più di 200 stanze). La guida turistica, con un percorso attraverso le cinque principali aree (Atene-Pireo, Peloponneso, Tessaglia, Epiro, Macedonia, Tracia), presenta oltre all'incommensurabile patrimonio artistico e monumentale ogni informazione necessaria al turista per scegliere le migliori opportunità: itinerari, alberghi, trasporti, musei, monumenti.
Si inizia da Atene. Abitata da settemila anni la città si spopolò dopo l'invasione turca, passando da settecentomila abitanti a cinquemila. Quando a metà dell'Ottocento la Grecia raggiunse la indipendenza, il ruolo di capitale fu assegnato a Nafplio, nel Peloponneso, dove nel 1828 si era riunita la prima assemblea nazionale. Atene però risorse in pochi anni e tornò ad essere il centro della Grecia. Un incremento notevole della popolazione si ebbe nel 1923, per effetto del Trattato di Losanna, che alla conclusione della guerra tra Grecia e Turchia stabilì uno scambio di popolazioni. Un milione e mezzo di greci, molti dei quali abitanti della costa turca sull'Egeo, furono costretti a lasciare le proprie case.
Una parte consistente di essi si recò ad Atene, dove in breve si formarono nuovi quartieri con nomi che ricordavano le terre da cui provenivano i loro abitanti, tra cui Nèa Smyrni e Nèa Filadhèlfia. In quest'ultimo venne formata la polisportiva Aek, che esprime anche una delle più forti squadre di calcio della Grecia, il cui nome per esteso è Unione Sportiva di Costantinopoli. Atene è una città moderna con una rete di trasporti funzionale. Le stazioni della metropolitana servono anche da musei: sono esposti gli oggetti antichi rinvenuti durante gli scavi. Tra i tanti luoghi da visitare, qui come in tutta la Grecia, l'Acropoli, che Pericle definì "esempio per l'Ellade". Da Atene si passa al Peloponneso, conosciuto anticamente con il nome di Morea, dove sorse il regno di Agamennone durante il periodo miceneo.
Tra l'età dorica e quella classica il centro principale fu Sparta, città-stato in cui il Licurgo inventò la Diarchia - sistema istituzionale con al vertice due re senza potere assoluto - anticipatrice delle moderne monarchie costituzionali. Oggi ne restano pochi reperti, ma il potere evocativo del luogo non ha pari, così come quello del santuario di Olimpia che ospitò per un millennio le Olimpiadi, e di Mistra, l'ultimo avamposto bizantino contro l'invasione dei turchi nel 1458. Tre luoghi imperdibili per il turista, che può anche seguire una serie di percorsi alternativi, come ad esempio il viaggio attraverso la ferrovia a pignone e cremagliera, che parte da Dhiakofto, nella costa settentrionale, e arriva a Kalavryta nell'interno della regione. La lotta di indipendenza della Grecia iniziò in Peloponneso il 25 marzo 1821, al comando di Yermanos, arcivescovo di Patrasso, e di Petros Mavromihalis e Theodhoros Kolokotrinis.
Tra i luoghi da visitare, l'Argolide - Corinto, Micene, Epidauro - e l'Arcadia dove classicità e Medioevo di alternano in uno scenario naturale dominato dalle colline. Coloro che scelgono di visitare Mantinea vi troveranno la chiesa di Agia Fotinì, realizzata in stile bizantino-egizio, unica nel suo genere. Altri luoghi: la gola del Loùsios che collega Agios Andhreas al monastero di Prodhròmou e le fortezze di Koròni e Methòni, antichi possedimenti di Venezia. La città più importante è Patrasso, il secondo porto della Grecia dopo il Pireo. Città molto dinamica, da Patrasso è possibile raggiungere l'Italia, l'intero Peloponneso e le isole dello Jonio. Dal Peloponneso saliamo in Tessaglia. Qui siamo al centro della Grecia, non solo dal punto di vista geografico.
Si può iniziare con una visita all'oracolo di Delfi - il primo oracolo - fondato in onore di Gea, "madre terra", e di Poseidone, "colui che muove la Terra". In una cava lì vicino era stato messo il serpente Pitone, figlio di Gea, a cui ci si poteva rivolgere tramite la sacerdotessa Pizia. Pitone fu poi soppresso da Apollo. Secondo la mitologia, Apollo, proveniente da Creta, arrivò con le sembianze di delfino (Delphoi), da cui il nome dell'oracolo. Delfi si trova nella parte meridionale della Tessaglia, la "Sterèa Ellàdha" (continente greco) e ci si può arrivare da Atene. A circa venti chilometri c'è il luogo in cui si svolse lo scontro di Edipo e Laerte, re di Tebe. Edipo uccise Larte, non sapendo che fosse suo padre, e le sue guardie, tranne una...
Altri luoghi di indescrivibile suggestione sono i monasteri delle Meteore, costruiti su montagne che non presentano alcun tipo di percorso. Secondo la leggenda le prime comunità religiose iniziarono a radunarsi nel X secolo. Quattrocento anni dopo, nel 1336, vi si recarono due monaci, Gregorio e Atanasio, provenienti dal Monte Athos. Gregorio ritornò poi al Monte Athos dando incarico ad Atanasio di fondare un monastero, la cui costruzione presupponeva qualcosa di sovraumano. Atanasio - sempre secondo la leggenda - aiutato da un'aquila riuscì in meno di dieci anni a realizzare il primo monastero, Megàlou Meteòrou (La Grande Meteora). Nel 1381 Giovanni Paleologo, discendente da una nobile dinastia bizantina, a cui era stato dato il trono del regno di Serbia, decise di recarvisi e lì scelse di rimanere, diventando monaco con il nome di Ioasaph.
In anni recenti, quattro dei monasteri sono stati adibiti a museo, due sono rimasti nella loro funzione originaria. Nel 1981 vi sono state girate alcune scene del film Agente 007: Solo per i tuoi occhi, in cui James Bond, per raggiungere il suo avversario rifugiatosi in uno dei monasteri, era costretto a compiere una difficile scalata delle pareti della montagna, unico modo per arrivarvi. Proseguendo il viaggio, si può segnalare Karpenìssi, dove nel 2000 è stato aperto un tunnel che passa sottoterra per tre chilometri, e la ferrovia Trenàki, lunga 60km e utilizzata fino al 1971. Fu costruita tra il 1894 e il 1903, con la supervisione dell'ingegnere Evaristo De Chirico, il padre del pittore Giorgio, nato a Vòlos nel 1888. A ovest della Tessaglia, troviamo l'Epiro.
Circondata dalle montagne del Pindo, che ne hanno reso difficile l'accesso dall'esterno, questa regione ha sviluppato una sua autonomia, preservata anche durante il dominio turco protrattosi fino al 1913. Qui sbarcarono le truppe italiane nel 1940, quando per decisione di Mussolini ebbero l'ordine di invadere la Grecia. Le difficoltà logistiche e la Resistenza ellenica portarono alla prima delle tante tragedie subite dagli italiani nella Seconda guerra mondiale. L'anno dopo, sempre in Epiro, arrivarono le truppe naziste e le montagne del Pindo diventarono definitivamente la roccaforte dei partigiani. Che questa parte di Grecia abbia qualcosa di profondamente legato alla resistenza contro gli invasori lo si era già riscontrato un secolo prima. Mesolongi, nella Etolia-Acarnania, nel sud dell'Epiro, fu uno dei centri più attivi nel corso della guerra di indipendenza. Vi trovò la morte Lord Byron mentre stava partecipando a un'azione contro i turchi. Una statua a lui dedicata, realizzata nel 1881, è stata posta nel "Giardino degli eroi" (Kìpos Iròon).
La casa in cui ha vissuto è stata purtroppo distrutta durante la Seconda guerra mondiale. Il Giardino si trova subito dopo l'ingresso della città rappresentato dalla Porta Exodus, il cui nome riporta a un episodio storico terribile. Nel 1826 i turchi assediarono la città per un anno. Novemila abitanti riuscirono a mettersi in salvo lasciando un presidio, che aveva il compito di distruggere tutto il possibile per evitare che finisse preda dei turchi. I novemila si rifugiarono sul monte Zygòs, ma, traditi, caddero in una imboscata e furono massacrati da un esercito di mercenari albanesi. Nella parte nordorientale della Grecia ci sono la Macedonia e la Tracia, entrate a far parte del moderno stato greco da circa un secolo: la Macedonia dal 1913; la Tracia dal 1923.
Luogo centrale è il Monte Athos (Agion Oros), la comunità monastica i cui primi insediamenti risalgono al X secolo. Un editto del 1060 emesso dall'imperatore bizantino Costantino Monomaco stabilisce che vi possono accedere solo maschi maggiorenni. Non è facile ottenere il permesso di entrare e trascorre qualche giorno nei monasteri. La procedura burocratica è complessa e quindi solo chi in genere è davvero motivato va avanti. Il capoluogo della Macedonia è Salonicco, città di impronta balcanica, ricostruita in stile francese dopo l'incendio del 1917. La strada principale è Odhòs Aristotèlous in cui sono stati realizzati portici in stile italiano. Dal lato in riva al mare si arriva a alla Platìa Aristotèlous da cui si osserva il monte Olimpo.
Altri luoghi: la chiesa di Agia Sofìa, dell'VIII secolo e progettata sul disegno della chiesa di Costantinopoli; la Torre bianca, monumento post bizantino, che ospita anche un museo di arte sacra e secolare bizantina; il museo della cultura bizantina e il museo degli strumenti musicali antichi bizantini e post bizantini; la chiesa di Agios Dhimitros, preogettata nel V secolo. La Tracia, oltre che da ellenici è abitata da una minoranza di lingua turca, da pomak (slavi in origine cristiani, islamizzati durante l'impero ottomano) e da gitani: i tre gruppi sono considerati "minoranza musulmana". La città più importante è Xànthi. Il turista che oggi arriva in Grecia, magari dopo un assenza di qualche anno, noterà subito le differenze. Oggi è uno degli stati europei più dinamici.
I lavori realizzati per le Olimpiadi del 2004 hanno lasciato un patrimonio di infrastrutture. I Giochi avrebbero dovuto arrivare nel 1996, in occasione del centenario delle prime Olimpiadi moderne, che però furono organizzati negli Usa, ad Atlanta, per motivi che nulla hanno a che fare con lo sport. Non tutto il male venne per nuocere. Se da un lato si è persa una occasione di grande significato storico, dall'altra Atene ha avuto la possibilità di arrivare con più slancio all'appuntamento, utilizzando i benefici della crescita economica e politica del periodo 1996-2004.
La Grecia dell'agosto 2004 poteva vantare tre traguardi storici: l'ingresso nell'Euro nel gennaio 2002, insieme a tutte le maggiori potenze comunitarie; il semestre di presidenza europea (gennaio-giugno 2003) gestito in modo ottimo, come riconosciuto da tutti i partner; l'ingresso di Cipro nella Ue, dopo un brillante lavoro diplomatico. La qualità della organizzazione ellenica è stata tale da indurre la Cina a chiedere ad Atene suggerimenti e indicazioni per la edizione del 2008 a Pechino, promuovendo la Grecia al rango di partner privilegiato.
La Grecia di oggi è una società in cui modernità, sviluppo economico e valore della tradizione procedono di pari passo senza ostacolarsi, a tutto vantaggio del popolo ellenico e di coloro che amano la Grecia. Una quota consistente di turisti che ogni anno decidono di trascorrere una vacanza in Grecia è italiana. Grecia e Italia sono legate da una storia comune millenaria che riporta a quando la Magna Grecia (l'attuale Italia del Sud), e la Trinacria (la Sicilia) erano parte del mondo ellenico. Legami protrattisi nei secoli, fino ad oggi, e grazie ai quali l'Italia ha potuto addentrarsi nell'Oriente slavo. Si pensi ai rapporti privilegiati che il Regno delle Due Sicile aveva con gli zar dell'impero russo. Senza quelle origini, quella storia, quel patrimonio culturale comune, sarebbe stato impossibile. E' in Grecia che nasce l'Europa. Non sappiamo cosa diventerà nei prossimi decenni la Unione europea, ma è certo che la Grecia ne rimarrà l'avanguardia.
- Questa recensione è stata pubblicata da ItalyNews (www.italynews.it)
La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007