14 gennaio - 29 febbraio 2008
Monitor - Roma
www.monitoronline.org
Per la prima volta in Italia i lavori dell'artista greco Kostis Velonis (1968). Le sue sculture combinano la matericità di elementi naturali quali il legno e la pittura a prodotti di matrice industriale che l'artista sapientemente combina in un gioco di equilibri solo apparentemente fragili e precari. Che si tratti di cowboy solitari, del Pinocchio collodiano o di una beffarda critica all'architettura razionalista (Bauhaus is no our house), i suoi oggetti vibrano di una forza che richiama alla memoria costruzioni totemiche di antica memoria. Impossibile non cogliere nelle opere di Velonis il senso del racconto e della Storia, spesso suggerita dagli stessi titoli, che portano l'artista a ripercorrere alcune tappe dell'immaginario collettivo contemporaneo attraverso un carattere antimonumentale della costruzione che rende l'approccio ai lavori semplice ed immediato.
Il titolo della serie di opere presentate per la sua mostra personale presso Monitor, Craft Boy, fa riferimento alle ultime ricerche dell'artista sul Manifesto Bauhaus scritto da Gropius sulle orme degli studi ottocenteschi dell'Art and Craft Movement condotti dagli inglesi Ruskin e Morris. Ciò che maggiormente interessa Velonis è l'aspetto romantico del Movimento che imposta il futuro delle generazioni a venire su un'utopica ripresa degli ideali del passato. Le radici del fallimento costituiscono l'elemento chiave per questa nuova serie di lavori dell'artista greco: in una delle opere principali della mostra infatti, Craft makes the Universe, viene indagata la rappresentazione dell'universo come palcoscenico per una craft experience.
Come suggerisce lo stesso Velonis "la modernità e le sue utopie collettive internazionali sono rappresentate da errori ideologici, e per questo gli ultimi pezzi mantengono l'aspetto di una architettura grandiosa che attraverso il gesto minimo dell'atto umano unisce al tempo stesso il comico ed il tragico, il luogo e la caduta, il sapore futuristico con il folclore". La mostra sarà accompagnata da un'intervista all'artista a cura di Cecilia Canziani e Sotirios Bahtsetzis.
Puoi proseguire con la presentazione di mostre di altri artisti ellenici: Athanasios Argianas
La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007