La figura di Hermes, da un punto di vista mitologico e filosofico, risulta molto complessa e nasconde molti significati reconditi. Tradizionalmente, si attribuisce a questa divinità, generata da Zeus e dalla ninfa Maia, il semplice ruolo di messaggero degli dei. Una ricerca più approfondita rivela, però, che questo ruolo di araldo divino, è solo una parte di quello che Hermes ha rappresentato nel mondo antico in generale, ed in quello greco classico in particolare. Hermes era il protettore dei crocicchi, dove le erme erano poste a protezione dei viandanti e dei viaggiatori, vegliava, inoltre, sulle anime che intraprendevano il misterioso viaggio verso i regni di Ade (era, infatti, l'unica divinità, oltre a Proserpina ed Ade, associata alla vita negli inferi), proteggeva gli atleti e, forse in maniera volutamente canzonatoria, i ladri, i commercianti e gli uomini astuti (più volte aiutò Ulisse nel suo nostos). L'identificazione di Hermes con il dio egiziano Thoth ne fa una delle incarnazioni simboliche dell'arte alchemica.
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La Grecia contemporanea (1974-2006) di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera ed. Polistampa, 2007 |