Particolare dalla locandina della mostra di icone sacre dei monaci del Monte Athos

Il Volto dell'Assoluto
Mostra di icone sacre dei monaci del Monte Athos

15 maggio (inaugurazione ore 17.30 e concerto musicale Musica per San Nicola) - 06 giugno 2008
Basilica di S. Maria in Aracoeli - Roma
www.voltoassoluto.com

Dal deserto egiziano al giardino dell'Athos: le origini del monachesimo nell'Oriente Cristiano
VII Convegno Internazionale
17 maggio 2008, ore 09.00
Fondazione Europea Dragan - Roma

Il territorio del Monte Athos occupa interamente la parte superiore della penisola Calcidica denominata penisola dell'Athos. E' l'unica parte del mondo dove preghiera e lavoro sono completamente dedicati a Dio. Perciò viene anche chiamata Santo Monte (Agion Oros). Il Santo Monte consta in un territorio 50 km in lunghezza, dagli 8 ai 12 in larghezza per una superficie di circa 350 chilometri quadrati. Il confine del luogo monastico è limitato da una linea immaginaria che inizia dalla località detta "Frankocastro" sulla costa ovest e finisce nella parte opposta con il Capo "Arapis". La bellezza naturale della penisola è straordinaria. La cima più alta del Monte Athos è simile ad un cono aguzzo che si staglia per 2073 metri sul mare. La roccia sembra penetrare nel cielo ed i suoi fianchi sono alla base selvaggiamente coperti da boschi di antiche conifere.

Tutto ciò contribuisce a creare un'area di incomparabile bellezza. Il Santo Monte è un'area autogovernata che fa parte dello stato Greco; soggetta al Ministero degli Affari Esteri sotto l'aspetto politico e al Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli relativamente agli aspetti religiosi. A sua volta è suddivisa in venti territori autogovernati. Ognuno di questi fa capo ad un monastero principale che ha altri siti monastici attorno allo stesso (celle, abitazioni monastiche, eremitaggi, metokia). Tutti i monasteri oggi vivono in cenobio, che significa che tutta la vita è in comune: liturgie, preghiere, abitazioni, refettori e laboratori. L'Abate del monastero viene eletto a vita dai monaci ed è responsabile della gestione del monastero. Gli Abati dei monasteri sono membri della Santa Assemblea che esercita il potere legislativo. Oltre a ciò ogni monastero elegge ogni anno un membro rappresentante nella Santa Comunità che esercita l'attività amministrativa e affida la gestione ad un organo esecutivo, la Santa Soprintendenza costituita da 4 membri e presieduta dal rappresentante di uno dei 5 monasteri cardinali.

Il metochi di San Nicola è un territorio ampio circa 150 ettari di proprietà del monastero di San Paolo. Ha una chiesetta dedicata a San Nicola e si trova nella prima parte del Santo Monte nel territorio chiamato Monoxilitis. I primi documenti della sua esistenza risalgono al 1604 ma la tradizione ritiene molto più antico. Causa diverse difficoltà fu lasciato incolto per 25 anni, ma ora si sta restaurando e riportando all'antico splendore. Qui vengono coltivati vigneti dai quali di produce ottimo vino e distillati. Inoltre viene prodotto miele e raccolti origano selvatico ed erbe aromatiche ed officinali. Il monastero di San Paolo ha anche due skites (villaggi monastici) dove i monaci producono incenso, candele di pura cera, icone, sapone, ecc. Tutto ciò verrà esposto alla mostra, sotto la supervisione e la benedizione del monastero di San Paolo.



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Copertina del libro La Grecia contemporanea 1974-2006 di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini       La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007


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