Nicos Anastasiades eletto Presidente della Repubblica
Analisi elettorale e contesto europeo
di Ninni Radicini
12 marzo 2013
Il 24 febbraio, Nicos Anastasiades è stato eletto Presidente della Repubblica, vincendo il ballottaggio con il 57.48%. A fronteggiarlo, Stavros Malas con il 42.52%. Due ore dopo la chiusura dei seggi sono stati resi noti i risultati finali. Alle dieci di sera, la proclamazione allo stadio Eleftheria della capitale, Nicosia, con decine di migliaia di sostenitori radunati in un tripudio di bandiere di Cipro e della Grecia. Nicos Anastasiades, settimo Presidente della Repubblica, ha detto che i problemi economici e finanziari che l'Isola sta attraversando non sono ascrivibili a una parte e non sono di natura ideologica; riguardano tutti i cittadini e tutti devono partecipare al loro superamento. Nessun partito deve sentirsi vincitore o sconfitto. L'unico partito da sconfiggere è quello del pessimismo e della frustrazione. Il 28 febbraio, con il giuramento alla Camera dei Rappresentanti, è avvenuto l'insediamento ufficiale del nuovo Presidente.
Al primo turno elettorale, il 17 febbraio, hanno partecipato undici candidati. Nicos Anastasiades, leader di Disy - Assemblea democratica (aderente al Partito Popolare Europeo), sostenuto anche da Diko - Partito Democratico (ad. Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici), ha ottenuto il 45.46% (200.591 voti); Stavros Malas, sostenuto da Akel - Partito Progressista dei Lavoratori (ad. Sinistra Unita Europea / Sinistra Verde Nordica) 26.91% (118.755 v.). Al terzo posto Giorgos Lillikas, ex ministro degli Esteri, sostenuto da Edek - Movimento per la Socialdemocrazia (ad. Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici) 24.93% (109.996 v.).
A seguire gli altri candidati, con percentuali di consensi al di sotto dell'1%, tra cui Giorgos Charalambous, di Elam - Fronte Popolare Nazionale con lo 0.88% (3.899 v.); Praxoula Antoniadou-Kyriacou, presidente di Democratici Uniti (ad. Alleanza di Liberali e Democratici per l'Europa) 0.61% (2.678 v.); Makaria Antri Stylianou (indipendente) 0.43% (1.898 v.). Astenuti 16.86% (92mila elettori), nulle 1.72%; bianche 0.98%. Ha votato l'83.14% (453.534 el.). Nel 2008 erano stati l'89.62%. A Nicosia, l'affluenza è stata l'81.82% (nel '08 era stata l'88.80%); tra le altre città, a Larnaca l'84.01%, a Paphos l'84%. Un'affluenza comunque superiore alla media nella Unione Europea. Il voto dei ciprioti all'estero ha rispecchiato la stessa scala tra candidati, con differenze percentuali da notare per Malas (31.9%) e Lillikas (19.87%). Nel ballottaggio l'affluenza è stata l'81%.
Dopo il risultati del primo turno, Anastasiades e Malas hanno iniziato i colloqui con gli altri partiti in vista del ballottaggio. Le analisi sul voto al primo turno sono state differenti. Dalla parte di Anastasiades si è considerato il quadro post-elettorale indicativo di una opposizione della maggioranza degli elettori verso la politica economica della presidenza uscente. Dal lato di Malas si è rilevato che il consenso intorno ad Anastasiades non è stato così ampio da garantirne la vittoria al primo turno, ipotizzata a seguito dei sondaggi che, durante la campagna elettorale lo davano, in modo costante, in prossimità del 50%. Lillikas, che ha raccolto un consenso significativo una parte del quale è stata formato da elettori di altri partiti (in particolare Evroko - Partito Europeo e Diko), non ha dato indicazioni di voto per il ballottaggio, sostenendo che vi sono differenze notevoli tra la sua linea e quella dei due candidati in corsa, in particolare sulla questione della riunificazione dell'Isola e sulla crisi economica-finanziaria.
Il 57.48% raggiunto da Nicos Anastasiades rappresenta il miglior risultato conseguito da un candidato al ballottaggio nella storia delle elezioni presidenziali di Cipro dal 1974. Considerando gli ultimi dieci anni, nel '08, Dimitris Christofias (Akel) ha vinto al secondo turno con il 53.37%, con il concorrente Ioannis Kasoulides (Disy) al 46.63%, dopo un primo turno molto equilibrato in cui il presidente uscente Tassos Papadopoulos (Diko) era arrivato terzo con il 31.79% a fronte del 33.29% di Christofias e del 33.51% di Kasoulides.
Papadopoulos aveva invece vinto al primo turno nel '03 con 51.51%, con lo sfidante Glafcos Clerides (Disy), in precedenza per due volte eletto capo dello stato, al 38.80%. Il primo Presidente della Repubblica di Cipro è stato l'arcivescovo Makarios III - Primate della Chiesa Ortodossa Cipriota - che vinse le prime elezioni presidenziali nel dicembre 1959 (dopo l'indipendenza dell'Isola) e governò fino alla scomparsa nell'agosto 1977, tranne nei mesi da luglio a dicembre 1974, quando, a seguito della invasione e della occupazione di una parte dell'Isola (tuttora in corso) compiuta dalla Turchia, la presidenza fu esercitata da Glafcos Clerides.
L'elezione di Anastasiades è stata accolta in modo positivo dalla Unione Europea. Il nuovo Presidente cipriota ha sostenuto la necessità raggiungere al più presto un accordo con gli altri stati della Eurozona su un piano di salvataggio per l'Isola a cui, si stima, servirebbero 17.5 miliardi di euro (quasi pari al Prodotto interno loro). La Germania, in particolare l'esecutivo cristiano-liberale Cdu-Csu-Fdp presieduto da Angela Merkel (sostenitrice di Anastasiades durante la campagna elettorale), attraverso il ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble ha ipotizzato la realizzazione del bailout a fine marzo.
Si stanno anche considerando gli effetti di questo provvedimento sulla politica interna tedesca, poiché a settembre si svolgeranno le elezioni legislative federali (oltre a quelle in Baviera) e, in base alle rilevazioni, la maggioranza degli elettori (60%) lo considera un tema determinante. Da notare che una rilevazione pubblicata dal periodico Focus l'11 marzo ha indicato che un partito anti Euro in Germania potrebbe ottenere il 26%, trovando consensi nell'elettorato di tutti i partiti rappresentati nel Bundestag.
Wilfried Martens, presidente del Partito Popolare Europeo (primo gruppo nel Parlamento Europeo per numero di aderenti), si è congratulato con Nicos Anastasiades: «Il popolo di Cipro ha inviato un messaggio forte all'Europa, affidandosi a una persona che ha le qualità per la direzione di governo e la credibilità per far superare l'attuale crisi economica allo Stato. Nonostante le difficoltà nei negoziati per l'accordo di un bailout a Cipro, Nicos Anastasiades può contare sul sostegno del PPE». Proprio a Cipro, a gennaio, si era svolta l'assemblea straordinaria del PPE. In occasione della sua elezione, Nicos Anastasiades ha sottolineato che «Cipro appartiene all'Europa e noi vogliamo l'Europa dalla nostra parte».
La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007