Patriota, Politico di alto profilo nazionale ed europeo, Partigiano per la libertà del popolo di Cipro. Le tante attestazioni di merito per Tassos Papadopoulos, già Presidente della Repubblica, hanno dimostrato quanto fosse profonda e diffusa la stima per una grande personalità della politica cipriota ed europea, scomparso venerdì 12 dicembre a seguito di un male incurabile. "Oggi Cipro perde un patriota, un combattente instancabile che ha lottato tutta la vita per la libertà e la democrazia", ha detto suo figlio maggiore, Constantinos. Il funerale è stato celebrato a Nicosia, nella chiesa di Santa Sofia, da Chrysostomos II, arcivescovo della Chiesa ortodossa di Cipro. I suoi familiari hanno chiesto che invece di corone di fiori venissero fatte offerte alla Croce Rossa e all'Ospedale Makarios.
Vassos Lyssarides, presidente onorario di Edek - Movimento Socialdemocratico, ha letto il discorso in memoria. Interventi anche di Dimitris Christofias (successore di Papadopoulos al vertice dello Stato) e di Marios Garoyian, speaker della Camera dei Rappresentanti e suo successore alla direzione del partito Diko. Christofias ha sottolineato la stretta amicizia ("abbiamo collaborato e combattuto insieme per la causa di Cipro"). Per la Grecia erano presenti il primo ministro Kostas Karamanlis, il ministro degli esteri Dora Bakoyannis, una delegazione ufficiale del Parlamento di Atene, e i leader politici George Papandreou presidente del Pasok - Movimento socialista panellenico, e Georgios Karatzaferis, presidente di Laos - Partito popolare ortodosso.
Karolos Papoulias - presidente della Repubblica greca - ha evidenziato che Papadopoulos "ha servito il suo paese con fedeltà, lottando con passione e coerenza per il futuro dell'Ellenismo Cipriota, sempre nel quadro della legalità democratica". Il premier Karamanlis ha ricordato che "Tassos Papadopoulos è stata una personalità eminente dei Greci di Cipro, che ha servito con passione e devozione. La nostra cooperazione è stata eccellente, con l'obiettivo di trovare una soluzione giusta ed esauriente della questione di Cipro." Jose Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea, ne ha ricordato l'amore per il proprio paese, la limpidezza intellettuale, le capacità di lavoro e il coraggio delle convinzioni.
Tutto il percorso umano e politico di Tassos Papadopoulos è legato a Cipro, a partire dall'indipendenza dalla Gran Bretagna raggiunta nel 1960. Nato nel 1934, combatté da partigiano nell'Eoka, l'organizzazione per la liberazione dell'Isola, dal 1955 al '59. Alla formazione del primo governo della Repubblica fu nominato ministro (il più giovane: aveva 26 anni). Incarico confermato - a capo di vari dicasteri - negli anni seguenti. Dopo la divisione dell'Isola, a seguito dell'invasione compiuta dall'esercito turco nel luglio 1974, fu capo negoziatore greco-cipriota. Nel 1977 propose il progetto di una riunificazione su base federale, la cui architettura (amministrazione bi-comunale e bi-zonale) è tuttora considerata la più valida impostazione per un negoziato tra la Repubblica di Cipro, a maggioranza greco-cipriota, e l'autoproclamata "repubblica turca di Cipro Nord", riconosciuta solo dalla Turchia e dichiarata illegale da varie risoluzioni dell'Onu.
Nel 2000 Tassos Papadopoulos è stato eletto presidente di Diko (Dimokratiko Komma) - Partito Democratico, aderente all'Alde, gruppo liberaldemocratico nel Parlamento Europeo. Nel 2003 diventa Presidente della Repubblica, con il sostegno di Akel - Partito progressista del popolo dei lavoratori (ad. al gruppo Sinistra Unita / Sinistra Verde Nordica), e da Edek (ad. al Partito Socialista Europeo). Il 2004 lo vide alle prese con due passaggi decisivi per la storia contemporanea di Cipro, susseguitisi nel giro di pochi giorni: il referendum sul piano Annan ad aprile e l'ingresso nella Unione Europea, l'1 maggio.
"Un uomo, una Storia", ha titolato il giornale Fileleftheros, sottolineandone la rilevanza: "In un momento di svolta per Cipro, in vista di sviluppi significativi nel 2009, la sua presenza sarebbe stata necessaria. Tassos Papadopoulos ha lavorato con coerenza nel promuovere una soluzione per Cipro. Una soluzione che permanga nel tempo e affermi i diritti dei greco-ciprioti. La sua perseveranza lo ha portato contro le massime potenze mondiali nel 2004, perchè ha difeso ciò in cui credeva, avendo il sostegno della maggioranza del popolo di Cipro e respingendo una soluzione antidemocratica. E' andato avanti, nonostante la reazione di coloro che volevano imporre il piano Annan a qualsiasi costo."
Il presidente Papadopoulos sarà di certo ricordato per l'appello emozionante ai greco-ciprioti per dire "No" al piano proposto da Kofi Annan, allora segretario dell'Onu. Quanto previsto da quel testo fu considerato non la soluzione per riunificare l'Isola bensì la ratifica di fatto della divisione. La maggioranza degli elettori greco-ciprioti (75,83%) votò in linea con questo orientamento (nell'entità turco-cipriota invece prevalse il "Si"). Una scelta significativa che ha trovato spazio in un passaggio dell'intervento dell'arcivescovo Chrysostomos II ("Tassos Papadopoulos è stato un leader nazionale che nel momento critico si è assunto grandi responsabilità, proteggendo il nostro stato e salvando la nostra patria").
Dopo l'ingresso nella Unione Europea ha gestito la fase del passaggio all'Euro, culminata l'1 gennaio 2008. Alle elezioni di febbraio, al primo turno ottenne il 31,79%. Prima di lui si classificarono Ioannis Kasoulidis (33.51%) e Dimitris Christofias (33.29%), poi vincitore al secondo turno con l'appoggio del Partito Democratico.
Vassos Lyssarides, nel corso del suo discorso, ha detto che "Tassos Papadopoulos rimarrà vivo nella memoria del popolo di Cipro. La storia evidenzierà il suo ruolo, come quello del Presidente che ha respinto un piano inaccettabile. L'Ellenismo partecipa al lutto per la sua perdita".
Ha aggiunto inoltre che questo evento doloroso da' al popolo di Cipro la possibilità di ribadire il "No" a piani con nomi differenti ma con contenuto equivalente a quello già bocciato e che se la Turchia vuole far parte della Unione Europea deve incontrare tutti gli standard e gli obblighi previsti da Bruxelles. Quando Tassos Papadopoulos nel 2003 assunse l'incarico di Presidente della Repubblica - ha ricordato Lyssarides - egli disse che non voleva consegnare alle generazioni future "una comunità" senza autorità internazionale e alla ricerca di un guardiano.
* Ninni Radicini, coautore del libro La Grecia contemporanea (1974-2006), ha pubblicato articoli su vari periodici, recensioni e prefazioni a libri.
La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007