Vienna: i Socialdemocratici perdono la maggioranza assoluta
Si rafforza la svolta politico-culturale nel centro della Mitteleuropea
di Ninni Radicini
Novembre 2010
Nelle elezioni amministrative di Vienna del 10 ottobre, i Socialdemocratici hanno perso la maggioranza assoluta dei seggi a fronte di una crescita notevole di consensi per i liberal-nazionali, il partito di destra prima presieduto da Jörg Haider e adesso da Heinz-Christian Strache. Spö - Partito socialdemocratico ha ottenuto il 44.3% (49 seggi, -6). A seguire: Fpö 25.8% (27 seg., +14); Övp 14% (13 seg., -5); Verdi 12.6% (11 seg., -3). Non entrano nel parlamento locale Kpö - Partito comunista all’1.1% e Bzö - Alleanza per il Futuro con l'1.3%. L'affluenza è stata del 67,6% (nel '05 era al 60.81%). Vienna è uno dei nove Land che compongono la repubblica federale e Michael Häupl è sindaco e governatore. I Socialdemocratici amministrano Vienna dal 1918 tranne il periodo 1934-45. Dal 1945 hanno sempre avuto la maggioranza assoluta tranne una volta in precedenza: nel 1996 ebbero 43 seggi e fino al 2001 governarono in coalizione con i Popolari, tornando poi alla maggioranza assoluta con 52 seggi, aumentati a 55 alle elezioni '05.
Da allora il contesto politico-elettorale austriaco è stato caratterizzato da un progressivo aumento di consensi per la destra, in particolare per Fpö, rafforzatasi sia a livello federale, alle elezioni '08, sia statale, come dimostrato dalle recenti elezioni in Stiria, il 26 settembre, in cui ha raggiunto il 10.7% (con un dato sopra la media nel capoluogo Graz), rientrando nel parlamento locale con 6 seggi. La stessa tendenza elettorale di Vienna si è registrata a maggio '10 nel Burgenland, dove hanno perso consensi Socialdemocratici, Popolari e Verdi mentre sono aumentati i liberal-nazionali.
Dalle rilevazioni del SORA Institute per le elezioni a Vienna, nell'analisi dei flussi elettorali, Fpö è l'unico partito a incrementare i voti nel passaggio di elettori. Fpö ha visto 5mila suoi precedenti elettori votare stavolta Spö, ma 46mila elettori che nel '05 votarono per i Socialdemocratici sono passati a Destra. Stesso andamento tra Fpö e l'area dei "non votanti". Se 12mila suoi ex elettori hanno scelto di non votare, 45mila ex "non votanti" hanno scelto la Destra liberal-nazionale. Ad Fpö sono arrivati 20mila elettori dai Popolari, verso cui non perde nulla: una polarizzazione dell'area moderata verso la Destra che incide sulle possibilità di realizzazione di una "Grossa coalizione" locale tra Spö e Övp.
I Popolari perdono nell’insieme un terzo del proprio elettorato precedente, tra i quali 5mila elettori che passano ai Verdi, da cui (come nel caso di Fpö) non arrivano consensi. Spö perde 5mila voti a vantaggio dei Verdi, ma dai Verdi vede arrivarne 24mila (in controtendenza sui dati della Germania). Bzö - partito di destra con roccaforte in Carinzia - è riuscita a convincere 5mila ex "non votanti", senza cedere elettori a quest'area, ma ha perso voti verso i Popolari.
Da notare che la maggioranza degli elettori di Fpö ha votato in opposizione alla linea dei Socialdemocratici (69%) e per un politica sulla immigrazione più restrittiva (68%). Considerando il voto per fasce di età (fino a 29 anni; da 30 a 59; oltre) si nota un sostanziale equilibrio per Fpö (23%-23%-27%) e Övp (13%-14%-15%), più orientato verso l'elettorato sopra i 60 anni per Spö (43%-44%-50%), mentre tra i Verdi c'è una consistente quota di elettorato fino ai 29 anni ma pochi consensi tra coloro oltre i 60 anni (5%).
Spö ha avuto la maggioranza assoluta tra i dipendenti pubblici (55%), Fpö invece raggiunge la quota maggiore tra gli operai (40%), i Verdi tra i liberi professionisti e gli agricoltori (24%), come i Popolari (18%). La maggior parte di chi ha votato per Spö (73%) lo ha fatto per confermare Häupl, sindaco dal 1994. La maggioranza di coloro che ha votato Övp (56%) intendeva contrastare la maggioranza assoluta di Spö. Gran parte degli elettori Verdi (77%) ha scelto per avere politiche locali più orientate alla protezione del clima e dell'ambiente.
A seguito dei risultati elettorali, Spö ha avviato negoziati sia con i Popolari sia con i Verdi. Quella tra Spö e Övp è stata definita "coalizione degli sconfitti", mentre quella con i Verdi è considerata condizionante per i Socialdemocratici, anche per la mancanza di precedenti, come invece in Germania dove i Verdi sono entrati per la prima volta nel governo di un Land (Assia) nel '85 e poi dal 1998 al '05 sono stati nell'esecutivo federale con i Socialdemocratici. All'annuncio del negoziato tra Spö e Verdi, Heinz-Christian Strache ha preannunciato per Vienna cinque anni di amministrazione caotica.
* Ninni Radicini ha pubblicato vari articoli sulla Germania (area politico-elettorale-storica). Articoli su altri argomenti sono stati pubblicati su vari periodici. Ha pubblicato inoltre recensioni e prefazioni a libri. Coautore del libro La Grecia contemporanea (1974-2006).
La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007