Grecia moderna e Mondo ellenico
Storia e arte in Grecia, mostre di pittori greci, festival del cinema greco

a cura di Ninni Radicini

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Argomenti delle iniziative culturali presentate nel 2011:

  • Il Meccanismo di Antikythera
  • Carlo Zoli: Mitologica

  • Cyprus International Film Festival 2011
  • Nikolaos A. Houtos: Logos
  • Concerto di Antonis Kalogiannis. Omaggio a Mikis Theodorakis

  • Il Vello d'Oro. Antichi tesori della Georgia
  • Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico
  • "Ianèmta - i suoni del parco". Spettacolo di K. Vugiuka, T. Tzovanakis, T. Rossopulos, K. Frangopulos

  • Ponto: danza e musica
  • Musiche e Danze del Ponto, nel recupero di Nikos Zournatzidis
  • Presentazione dei volumi XVI (2008) e XVIII (2010) della collana "Testi e Studi Bizantino-Neoellenici"

  • Come la Grecia - Quando la crisi di una nazione diventa la crisi di un intero sistema
  • Ercole in Polesine
  • Presentazione del corso di lingua e cultura neogreca

  • Pauline Anastasiou e Bronek Kozka: The Australian Dream...
  • Julianos Kattinis: Alchimie del giorno e della notte
  • Festival del Documentario di Thessaloniki 2011

  • Finissage della mostra di Panos Mitspoulos
  • Convegno internazionale: Bisanzio e la sua continuità storica
  • Panos Mitsopoulos: Passaggio nel Mediterraneo

  • Festival internazionale del cinema archeologico di Selinunte
  • Festival del Cinema Muto
  • Uno sguardo sulla poesia greca in musica

  • L'atto creativo: Jannis Kounellis al Centro Sperimentale di Cinematografia
  • Stavros Moschopoulos: Poetry in a Pond of Japanese Umbrellas...
  • Eleni Fotiadou: Choes - Libagioni

  • "Verso la Pasqua ortodossa"
  • Comunità Ellenica Pavese. Anniversario della ricorrenza nazionale della Grecia - 25 marzo 1821
  • Thessaloniki International Film Festival

  • "Tino Sangiglio, professione grecista"
  • Maratona, 2500 anni (490 a.C - 2010 d.C). Bavisela, dintorni di Maratona. Fotografie di R. Radini
  • L'icona greca. V. Anastassopoulou, O. Anastassopoulou, A. Kitsonis

  • Conferenza di Theo Angelopoulos
  • Città portuali del Mediterraneo Orientale: Trieste, Salonicco, Smirne, XVII - XVIII secolo
  • Trieste Film Festival: Casus belli (regia di Yorgos Zois)

  • Stefanos Tsivopoulos: Amnesialand
  • La questione pontiaca come questione europea. Conferenza di Michalis Charalambidis
  • Jannis Kounellis

  • Workshop dedicato al repertorio di musica rebetika per bouzouki e strumenti a plettro
  • Il fratello greco (romanzo)
  • Alexis Akrithakis


  • Il Meccanismo di Antikythera
    14 dicembre 2011 - 26 febbraio 2012
    Museo Municipale Leventis - Nicosia
    www.leventismuseum.org.cy

    Una mostra dedicata ad una delle scoperte più rilevanti nella storia della Tecnologia. Ritrovato nel 1900 da alcuni subacquei alla ricerca di spugne in un relitto naufragato vicino l'isola di Antikythera (a nord-ovest di Creta), il Meccanismo è considerato un computer analogico di alta precisione, costruito tra il 150 e il 100 a.C e utilizzato per calcolare le fasi lunari e le eclissi, la posizione della Luna, del Sole e dei possibili pianeti. Di recente, con l'uso delle tecnologie più avanzate, è stato possibile leggere una serie di iscrizioni tecniche presenti nelle parti esterne ed interne del Meccanismo, da cui si è potuto comprendere il funzionamento in modo più approfondito. La mostra è stata realizzata in collaborazione con il Gruppo di ricerca per lo studio del Meccanismo di Antikythera dell'Università Aristotele di Thessaloniki.




    Scultura raffigurante un cavallo unicorno realizzata da Carlo Zoli Carlo Zoli: Mitologica
    12 gennaio (inaugurazione ore 17.00) - 26 gennaio 2012
    Galleria "Arianna Sartori" - Mantova

    Creature arcaiche e mitiche, ombre latenti che popolano i luoghi delle cose e degli stessi uomini, simboli di quella misteriosa ritualità che nei tempi antichi collegava l'uomo al divino. Figure femminili dalla silhouette delicata, figure alate e cavalli dal profilo elegante, si stagliano entro uno spazio bidimensionale, distruggendo l'illusione e rivelando la verità icastica della forma che vive di vita propria. Carlo Zoli lavora sui simboli ad alto valore antropologico, su icone sacre, oggetti di culto ma anche su parole di forte impatto socioculturale, a riprova di un'analisi minuziosa della devozione collettiva e del rito sociale della cultura popolare e dei suoi risvolti più veritieri. L'artista guarda al valore risanato e primordiale dei simboli, al ragionamento sulle radici fonetiche e culturali di una frase, al cuore di tante icone che spesso non percepiamo nella loro integrità originaria.

    Le sue sculture, ricche di una fantasmagorica gamma di segni, mantengono un solido substrato grafico, proveniente dalla sua consolidata preparazione nel campo del disegno e della figura. Con le sue opere, Zoli vuole dimostrare, a torto o a ragione, che la mitologia greca e romana è tra noi. Simbolo e specchio, attraverso le avventure e le passioni degli dei, degli eroi racconta la nostra storia, spiega l'origine del mondo, risponde ai perché dell'uomo, da voce al nascere del pensiero. I miti non sono solo la narrazione fantastica di eventi eccezionali: dietro il giudizio di Paride c'è il concetto della bellezza, alla nascita di Venere si collega quello dell'amore e della fecondità, Giasone è l'uomo che cerca, Orfeo è la musica, Prometeo la sfida dell'uomo agli dei.

    Si può pensare a Ercole come simbolo della forza e dell'uomo che supera le insidie del proprio destino, ma anche come al protagonista di avventure straordinarie: soffocare il leone di Nemea, acciuffare una cerva in corsa, catturare il cinghiale di Erimanto e il toro cretese di Minosse, scacciare gli uccelli dal lago di Stinfalo, impadronirsi di un cinto di amazzone prima di cogliere le mele d'oro del Giardino delle Esperidi e di incatenare il cane degli inferi non sono forse fatiche che meritano di essere raccontate. Eppure noi stessi, figli dei greci e dei romani, talora abbiamo dimenticato i miti del nostro passato e facciamo fatica ad orientarci nel groviglio di genealogie, di avventure, di amori.

    Tutta la nostra cultura, la nostra arte, il nostro stesso modo di esprimerci sono impregnati di riferimenti mitologici, dal complesso di Edipo, a Cassandra, alla bellezza giunonica, a Scilla e Cariddi. Nelle opere di Zoli il fascino di una femminilità dalle forme accattivanti si tinge di mistero nella fisionomia appena accennata del volto. Con le sue sculture femminili Zoli intende sottolineare il ruolo della donna nella mitologia e contrapporlo a quello dei nostri giorni. Nell'età classica il ruolo pubblico delle donne era andato sempre più riducendosi. Nei tempi omerici invece esse mantengono un certo ruolo attivo e di spicco: appaiono infatti molte figure femminili importanti: Andromaca moglie di Ettore, Clitennestra moglie di Agamennone, la profetessa Cassandra soprattutto Penelope, moglie fedele ma anche regina. (Estratto da presentazione nel catalogo di Vittorio Amedeo Sacco)



    Cyprus International Film Festival 2011

    La sesta edizione della rassegna cinematografica (30 settembre - 16 ottobre 2011), che si svolge dal 2006 a Nicosia, capitale della Repubblica di Cipro, ha confermato l'incremento della rilevanza internazionale. Per partecipare a questa edizione sono arrivate pellicole da 98 stati.

    Articolo di Ninni Radicini




    Nikolaos A. Houtos: Logos
    18 dicembre - 06 gennaio 2012 (tranne la mattina di Natale e dell'1 gennaio)
    Sala espositiva della Chiesa del Gesù - Roma
    www.nhoutos.com

    Saranno esposte una trentina di opere che interpretano i soggetti dell'iconografia classica, quali il volto del Cristo Pantocratore - appunto il Logos -, le immagini tradizionali della Madre di Dio Glikofilousa e dei santi. Merita attenzione una bellissima scena del martirio di Santo Stefano ispirata ad uno dei tesori manoscritti custoditi presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, ossia il Minologio di Basilio II, capolavoro assoluto dell'arte della miniatura bizantina.

    Alle icone della tradizione - realizzate cioè con la tecnica antica che si tramanda, senza soluzione di continuità, dall'Impero romano, attraverso Bisanzio, fino ad oggi, ma non per questo mere copie troppo spesso relegate al solo ambito della devozione e dell'artigianato, bensì oggetti d'arte e di culto, vivi nell'arte e dell'arte odierna - vengono affiancate delle icone collages, realizzate con materiali cartacei di riciclo, espressione dell'avanguardia iconografica contemporanea.

    Energia e metamorfosi dei materiali, i ritagli cartacei riciclati utilizzati nelle icone collages si contrappongono a quelli "preziosi"  delle icone tradizionali, per  una perfetta fusione tra arte e vita. La mostra sarà corredata dalla proiezione di  video e fotografie di altre opere non esposte eseguite dall'autore. L'artista durante il periodo dell'esposizione dipingerà  l'icona della Fuga in Egitto ispirata a quella di Duccio di Buoninsegna.




    Concerto di Antonis Kalogiannis
    Omaggio a Mikis Theodorakis


    10 febbraio 2012, ore 20.30
    Teatro dal Verme - Milano
    www.centroellenicodicultura.it




    Il Vello d'Oro. Antichi tesori della Georgia
    17 novembre 2011 - 05 febbraio 2012
    Mercati di Traiano (Museo dei Fori Imperiali) - Roma

    Esposizione che si ispira all'antico mito degli Argonauti e dei Paesi Caucasici. Le molte versioni del mito degli Argonauti sono diverse ma tutte identificano nell'antica Colchide - oggi inclusa nei confini della Repubblica Georgiana - la terra dove era custodito il leggendario vello.

    Presentazione mostra




    Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico
    01-03 dicembre 2011
    Museo Archeologico Nazionale - Taranto

    Tra i film in programma:

    - 02 dicembre 2011

    Il giardino degli Dei
    regia di Michael Schlamberger (Austria, 52')

    Troia. La vera storia
    regia di Su Turhan, consulenza scientifica di Ernst Pernicka (Germania, 43')




    "Ianèmta - i suoni del parco"
    Spettacolo musico-teatrale del gruppo di giovani artisti greci Korina Vugiuka, Thodoris Tzovanakis, Tassos Rossopulos, Konstantis Frangopulos.


    18 novembre 2011, ore 20.00
    Teatro Miela - Trieste

    Lo spettacolo è una proposta innovativa nell'ambito della musica da camera che combina strumentazioni moderne e forme tradizionali dando vita ad un particolare linguaggio espressivo. Attraverso l'abbinamento dei suoni di chitarra e piano con materiale visivo e suoni elettronici e pre-registrati vengono descritte in maniera astratta le storie che si svolgono nell'arco di una giornata nel parco immaginario di Ianèmta. Il parco della rappresentazione non è semplicemente uno spazio verde, bensì un luogo che ospita e al contempo definisce la dimensione sociale dei suoi visitatori, che permette ai loro pensieri e ai loro sentimenti di venire in superficie, che dà loro l'opportunità di esprimere amore, violenza, solitudine.

    E' l'ambiente naturale in cui ognuno può stabilire un contatto con gli altri secondo le modalità preferite. Nel racconto del microcosmo del parco il ruolo principale è giocato dalla musica. Lo straordinario duo chiatarra-piano dei musicisti Korina Vougiùka e Thodorìs Tzovanàkis esegue musiche originali di Tassos Rossòpulos composte appositamente per lo spettacolo accanto a riscritture di alcuni brani classici. La struttura musicale complessiva è messa in risalto da un'attenta illuminazione e da studiate proiezioni video.

    Suoni elettronici e d'ambiente avvolgono lo spettatore e lo trasportano nel parco dello spettacolo o in quello immaginario dei loro desideri... Grazie all'alchimia delle luci, dei video, e dei suoni intercalati dalla narrazione frammentaria, le opere musicali interpretate sulla scena acquisiscono dimensioni che oltrepassano quella prettamente acustica; si ampliano e formano un'opera unitaria che accentua e rivela le sottili sfumature dei rapporti, delle abitudini e dei sentimenti umani.

    Le brevi storie del parco accadono tutte nell'arco di una giornata. Un intervallo di tempo non breve considerando che la vicenda del corposo Ulisse di James Joyce si svolge nel corso di una sola giornata, il 16 giugno 1904. Si tratta del giorno del primo appuntamento tra Joyce e la moglie Nora. A quanto pare Joyce aveva l'abitudine di farsi attendere dalla donna proprio in un parco... Lo spettacolo è stato presentato per la prima volta alla Casa delle Lettere e delle Arti della Fondazione Onassis il 14 e il 15 maggio 2011. Lo spettacolo è presentato dalla Comunità Greco-Orientale di Trieste in collaborazione con la Fondazione Ellenica di Cultura - Sezione Italiana.




    Ponto: danza e musica
    Roma, 20-21 novembre 2011

    Il Popolo pontico è greco da più 3000 anni, e nel primo ventennio del secolo scorso, dopo aver subito uno dei più efferati genocidi della storia da parte della Repubblica turca, ha dovuto abbandonare la sua Terra. Oggi i Pontii vivono sparsi in tutto il mondo, ma soprattutto nella Grecia settentrionale, e la loro grande forza è l'attaccamento alla loro Tradizione. Nikos Zournatzidis è nato a Kechrokampos (Kavala), uno dei tanti villaggi greci che accolsero i profughi pontii dopo il 1922. Introdotto da piccolo alle tradizioni musicali e coreutiche del suo popolo, ha dedicato tutta la vita allo studio e al recupero della loro autenticità più profonda.

    Le sue ricerche sono le prime in questo campo, ed hanno prodotto una importante attività editoriale, in libri, cd e dvd. Dal 1971 la sua attività è stata infaticabile, anche nella organizzazione del Teatro "Dora Stratou" di Atene e del suo archivio documentario, di un centro di documentazione e un gruppo di danza che si esibisce nei più prestigiosi teatri del mondo (www.serra.gr; www.trapezounta.com), e di innumerevoli seminari.

    Danze greche tradizionali della Anatolica regione del Ponto
    con Nikos Zournatzidis


    20 novembre 2011, ore 11.00-18.30
    Ials - Roma

    Progetto e iniziativa promossi dalla Prof.ssa Maria Luisa Agati, Univ. di Roma "TorVergata", Comitato Esecutivodel Dora Stratou - Cid, presentato dal Teatro Nazionale di danza tradizionale Dora Stratou di Atene Istituzione non a scopo di lucro sovvenzionata dal Ministero della Cultura di Grecia e dall'Organizzazione Nazionale del Turismo, con l'auspicio del Comune di Atene (www.grdance.org) e l'International Dance Council - Cid - Unesco con la collaborazione della Comunità Ellenica e lo Ials di Roma, per la divulgazione e conservazione delle più genuine tradizioni popolari musicali coreutiche.

    Musiche e Danze del Ponto, nel recupero di Nikos Zournatzidis

    21 novembre 2011
    Roma Due, Auditorium della Facoltà di Lettere e Filosofia - Roma

    11.00-13.00 Tavola rotonda, con proiezione di materiale audiovisivo.
    14.00-17.30 Seminario didattico: "Nikos Zournatzidis: musica e danze tradizionali del Ponto."
    18.00-19.30 Danze e canti tradizionali del Ponto, in costume, del Maestro Nikos Zournatzidis e del gruppo "Serra", di Atene, con musica dal vivo.




    Presentazione dei volumi XVI (2008) e XVIII (2010) della collana "Testi e Studi Bizantino-Neoellenici"
    28 ottobre 2011, 09.30
    Museo dell'Arte Classica - Roma




    Come la Grecia - Quando la crisi di una nazione diventa la crisi di un intero sistema
    di Dimitri Deliolanes, ed. Fandango Libri

    25 ottobre 2011, ore 18.30
    Sala Giubileo-Filoxenia - Trieste




    Ercole in Polesine
    di Natalino Balasso

    18-19 ottobre 2011, ore 20.45
    Teatro Comunale di Monfalcone
    www.teatromonfalcone.it

    Ad inaugurare il cartellone della stagione di prosa è Natalino Balasso che, dopo il successo riscosso nella passata stagione con Rusteghi - I nemici della civiltà, torna al Comunale con lo spettacolo Ercole in Polesine, monologo comico di cui è anche autore che da qualche anno incontra ovunque il favore di pubblico e critica. Ercole in Polesine. Ovvero: il mito greco tra i fumi della Val Padana è un divertente viaggio attraverso 5000 anni di storie, miti e leggende. Fra leggerezza e profondità, Balasso mette in scena le storie degli antichi greci, che hanno percorso in lungo e in largo l'Italia, ci hanno insegnato a leggere e a scrivere, ci hanno lasciato i loro fantastici racconti ma di cui non ci ricordiamo più.

    Eppure sono molto più vicini a noi di quanto sembri. Perché i desideri, le ansie e le paure sono rimasti gli stessi. Balasso sceglie ancora una volta un contenuto inconsueto per le sue iperboli comiche e la sua grottesca parlata, che sembra fatta apposta per raccontare i più antichi fra i miti greci. Il viaggio, nel tempo e nel mare, di Ercole in Polesine non è però una parodia perché, pur esilarante, ha origine in una trattazione quasi ferrea del mito, ricavata dai racconti degli antichi attraverso le versioni di alcuni importanti saggisti (fra i suoi riferimenti bibliografici figurano titoli quali I Miti greci di Robert Graves, Mito e tragedia di Vernant e Vidal-Naquet, Gli eroi del Mito di Edwin Oliver James). Le storie che Balasso mette in scena (Fetonte e il carro del Sole, la nascita di Paride, Orfeo ed Euridice, gli Argonauti) e gli argomenti che affronta (da l'era matriarcale ai primi Dei greci fino ai concetti di maschio e femmina nella società occidentale) ci aiutano quindi a riflettere su come siamo adesso.




    Presentazione del corso di lingua e cultura neogreca
    22 ottobre 2011, ore 19
    Assocral Abruzzo - Pescara




    Pauline Anastasiou e Bronek Kozka: The Australian Dream...
    termina il 10 dicembre 2011
    VisionQuesT gallery - Genova
    www.visionquest.it

    Pauline Anastasiou e Bronek Kozka sono australiani di prima generazione: padre cipriota e madre greca per lei, padre polacco e madre inglese per lui. I video di Pauline Anastasiou e le fotografie di Bronek Kozka esplorano con approcci diversi, l'idealismo del paesaggio suburbano, lo sviluppo che il concetto della famiglia ha avuto in questo contesto e e il sogno che si è già evoluto; immagini di un sogno che non poteva che avverarsi o infrangersi in un paese dagli spazi così aperti come l'Australia. Pauline Anastasiou dopo aver visionato ore e ore di filmati fatti nel corso degli anni dalla e alla propria famiglia, inizia a mettere insieme dei piccoli filmati fatti di momenti che lei stessa sceglie fra tutte quelle ore di registrazioni.

    Si rende ben presto conto che le sue scelte avrebbero comportato una manipolazione dell'immagine della famiglia: un'immagine resa positiva, idealizzata, molto più coerente alle immagini che si vedono nei più classici album fotografici di famiglia. Per sua stessa ammissione l'artista dichiara che fare video che pretendono di essere "reali" usando spezzoni di "momenti non-costruiti" (i suoi filmini fatti in casa), è ovviamente discutibile, perché la coscienza di se stessi, cosi come restituita dalla telecamera, suggerisce che ciò che sta accadendo non è più quello che potrebbe essere stato vissuto.

    «I film che ho costruito sono destinati a far parte del luogo "eterotopico" (un luogo che ospita i margini) di cui parla Foucault. Lo spazio eterotopico è stato importante anche per capire la presenza di mio padre in questo progetto. Anche lui ha fatto molti filmini, i suoi erano pieni di ricordi, nostalgia e la messa in discussione dei confini che lui stesso aveva attraversato decidendo di vivere in questo paese. Guardando indietro a questo progetto sembra che io abbia preso una lezione da mio padre e abbia ripetuto lo stesso processo. Suppongo che il mio lavoro mi permetta di dare un senso a questi margini in un modo simile... I video risultanti parlano dei margini che ho vissuto, dell'immigrazione, del vivere quotidiano in questo paese, della morte e il modo in cui, attraverso i video, questa particolare famiglia viene ri-immaginata.» spiega Pauline Anastasiou.

    Bronek Kozka, attraverso le sue fotografie esplora invece l'idea del paesaggio sub-urbano - quello che nel linguaggio comune è chiamato "suburbia" - e il sogno Australiano. Scene di vite di periferia, di ordinaria quotidianità e straordinaria particolarità. Un minuzioso lavoro dietro le quinte, un accuratissimo casting e una perfetta messa in scena, per creare fotografie elaborate, costruite e realizzate lavorando sulla disparità tra realtà mostrata e sentita, tra quella che è proposta e quella che si ricorda. (Estratto da comunicato stampa di Clelia Belgrado)




    Dipinto realizzato da Julianos Kattinis raffigurante una donna colorata di rosso Julianos Kattinis: Alchimie del giorno e della notte
    10 settembre 2011 - 26 aprile 2012
    Plus Berlin - Berlino
    www.plusberlin.com

    "Nella fase creativa dell'avanzata maturità i grandi artisti hanno sempre dato il meglio della loro produzione. E' quanto avviene ancora oggi per Julianos Kattinis, artista di peso internazionale che ha dato come pochi la possibilità di campionare visivamente una sorta di Julianeide, ovvero di un racconto che si traduce in fiabe, miti, capitoli di storia antica moderna e contemporanea, mondi religiosi, presagi, fruscii di energia, epoche d'oro, angeli e demoni, tempi senza eternità, filosofie e frontiere, paesaggi della curiosità, complicati universi.

    Solo tra le acque del Mediterraneo poteva nascere e crescere una personalità artistica come quella di Julianos Kattinis, genio del colore e delle forme, poeta del segno, intellettuale fra i più colti che ha respirato dalla storia antica, moderna e contemporanea. Novello Enea disceso dall'Oriente a Roma dove oggi vive, dopo aver giocato con gli dei dell'Olimpo, in quella terra greca che gli ha travasato i geni, il nostro artista insegue l'itinerario della fantasia e della memoria, attraverso connessioni ideografiche, alfabeti, trame, giochi della mano e della mente e riscrivere così con un linguaggio attuale l'ebbrezza arcaica, l'oriente esoterico, la biologia libidinale, il fervore di una manualità tecnica che ha affrontato l'affresco e la grafica, i dipinti e gli acquerelli.

    Culture diverse approdano nel suo lavoro artistico, e l'oriente si amalgama all'occidente, del primo si legge il colore, e la luce, del secondo tutta la dialettica delle avanguardie europee con Picasso che ha aperto all'Europa la profonda trasformazione. Tutta la pittura di questo grande artista dei nostri tempi si affida al respiro di una cultura cosmopolita, dalla donna alla natura, dalle acque ai volatili, dalla terra al cielo, dai miti agli astri, per riscrivere con segni propri e ritmi poetici una spazialità fantastica che fa convivere la classicità con l'istintualità, in un vortice di forme e segni che si lasciano trasportare fra bagliori di luce. E non senza peso, da vero atleta di Zeus, descrive a colori il presente assorbendo dalla cultura antica versi e gemme divine". (Presentazione di Carlo Franza)




    Festival del Documentario di Thessaloniki 2011 (Articolo di Ninni Radicini)





    Opera di Panos Mitsopoulos nella mostra al Museo Gopcevich che rappresenta un uomo in figura nera in una strada Finissage della mostra "Paesaggio nel Mediterraneo" di Panos Mitspoulos
    30 agosto 2011, ore 20.00
    Museo Gopcevich / Sala Giubileo - Filoxenia - Trieste

    Incontro con l'artista greco Panos Mitsopoulos. Tale incontro si pone al termine del periodo trascorso in città da questo particolare artista che ha quale tema fondamentale del suo percorso artistico il dialogo interculturale con i popoli e i paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo, un mare che unisce tre continenti e che da secoli costituisce crocevia di popoli e culture.

    L'artista ha realizzato a Trieste due installazioni ed ha allestito due mostre personali presso la Sala Giubileo della comunità Greco-Orientale e presso il Palazzo Gopcevich questa prestigiosa presenza nella nostra città è stata resa possibile dalla Sezione italiana della Fondazione Ellenica di Cultura, in collaborazione con la Comunità Greco-Orientale e dal Comune di Trieste che ha voluto inserire le manifestazioni nel programma dei Musei di Sera 2011. L'artista incontrerà il pubblico e illustrerà il senso e i significati della sua opera. Al termine, la Comunità Greco-Orientale avrà piacere di offrire un rinfresco ispirato ai temi mediterranei della mostra. (Comunicato stampa Fondazione Ellenica di Cultura - Sezione Italiana)

    Presentazione mostra




    Convegno internazionale: Bisanzio e la sua continuità storica
    08-10 luglio 2011
    Centro culturale europeo - Delfi

    Durante il 17esimo convegno di Delfi, una serie di interventi relativi allo sviluppo storico e culturale dell'impero bizantino incentrati su tre sezioni tematiche: Bisanzio e l'antichità greco-romana; Lo splendore di Bisanzio; Bisanzio negli anni post-bizantini. Parte della iniziativa, la mostra "Culto e pellegrinaggi dopo la caduta di Costantinopoli" (28 giugno - 28 luglio 2011). In esposizione una serie di dipinti a tema religioso e oggetti provenienti dal Benaki Museum, realizzati fra il 15esimo e il 19esimo secolo, alcuni dei quali per la prima volta visibili dal pubblico.

    La mostra, realizzata in collaborazione dal Centro culturale europeo di Delfi e dal Museo Benaki, è focalizzata sul periodo successivo al 1453 (anno della caduta di Costantinopoli), quando il Patriarcato ecumenico ortodosso diventò anche riferimento politico per i cristiani ortodossi residenti nell'impero ottomano. Insieme a questo particolare sviluppo, si ebbe il fenomeno di regioni elleniche che rimasero libere dal dominio turco-ottomano per un periodo di tempo seguente alla caduta della capitale bizantina.

    Per esempio Creta, dall'inizio del XIII secolo fino a oltre la metà del XVII governata da Venezia (nel 1669 fu invasa e occupata dagli ottomani). Queste circostante si rifletterono sulla evoluzione delle Arti, tra cui la pittura, che a Creta - nel periodo considerato - fu caratterizzata dall'incontro fra il Rinascimento e la tradizione artistica bizantina. Il convegno è stato inaugurato, e si concluso, all'Anfiteatro Konstantinos Karamanlis con due concerti di musica bizantina, del Coro bizantino "Idimelon", diretto da Ioannis Tsamis, e, in chiusura, del Coro Greco bizantino, diretto da Lykourgos Angelopoulos. Tra le altre iniziative, due rappresentazioni teatrali: La voce umana di Jean Cocteau, diretta da Yiannis Iordanidis e Lisistrata di Aristofane, diretta da Thymios Karakatsanis.

    Conferenze in programma

    - Bisanzio e l'antichità greco-romana

    .. Continuità nelle forme architettoniche, dall'antichità a Bisanzio.
    .. Bisanzio, una componente importamte verso il Rinascimento europeo?
    .. Dal Paganesimo alla Cristianità: la politica di retorica nella Bisanzio dell'11esimo secolo.

    - Lo splendore di Bisanzio

    .. Elementi bizantini tra i Serbi nel Medio Evo e in seguito.
    .. Influenze bizantine nel Diritto e nella ideologia politica degli stati balcanici.
    .. "Venetiae quasi alterum Byzantium": da Enrico Dandolo a Bessarione.
    .. Ponto settentrionale tra Bisanzio, l' Orda d'oro e l'Occidente, 13esimo e 15esimo secolo. L'eredità bizantina e le realtà locali.
    .. Guerra e diplomazia: Interventi ideologici e culturali della corte bizantina nel mondo arabo (IX-X secolo d.C).
    .. Il carattere internazionale e perenne delle istituzioni fondamentali della vita spirituale bizantina attraverso la predicazione dei santi Cirillo e Metodio.
    .. Il ruolo di Bisanzio nello sviluppo culturale dell'Europa dal IX al XII secolo.
    .. Continuità di Bisanzio.

    - Bisanzio negli anni post-bizantini

    .. Tradizione del diritto bizantino nella Grecia del 19esimo secolo.
    .. Dipinti religiosi nella penisola balcanica meridionale dopo Bisanzio elementi di continuità e di rinnovamento.
    .. Il culto dei Santi dell'impero ottomano.
    .. Sulla Costantinopoli bizantina nella Costantinopoli ottomana del 19simo secolo.
    .. Bisanzio oggi.
    .. La continuità controversa.
    .. Bisanzio e gli arabi: un rapporto di avvicendamento e la sua immagie dai cronisti bizantini alla moderna letteratura.
    .. Bisanzio e la questione della continuità nazionale nella storiografia greca e turca.
    .. Porti della città: nuova prova archeologica.
    .. Il progetto Nymphaion: un nuovo complesso bizantino.




    Opera di Panos Mitsopoulos nella serie Trapezio Panos Mitsopoulos: Passaggio nel Mediterraneo
    01-30 agosto 2011
    Museo Gopcevich / Sala Giubileo - Filoxenia - Trieste
    www.hfc-sezioneitaliana.com - www.panosmitsopoulos.com

    Con l'installazione realizzata di volta in volta in un porto diverso del Mediterraneo, l'artista greco Panos Mitsopoulos ricerca il dialogo interculturale con i popoli e i paesi che si affacciano su questo mare che unisce tre continenti e che da secoli costituisce crocevia di popoli e culture. Mitsopoulos rivolge la sua attenzione sulla dimensione migratoria dell'uomo del Mediterraneo. In ogni porto, punto di incontro in cui si mescolano elementi culturali propri dell'Oriente e dell'Occidente, egli crea un'installazione che simboleggia, e al contempo negozia, il tentativo di adattamento del migrante alle nuove condizioni del luogo di accoglienza. Obiettivo dell'opera è la comunicazione con la gente del mondo mediterraneo e lo scambio di idee con gli artisti locali.

    La mostra comprende opere appartenenti alle unità tematiche "Trapezio" e "Confortevoli gabbie". Parallelamente la Sala Giubileo - Filoxenia, spazio espositivo della Comunità Greco Orientale, ospiterà una esposizione di 50 opere tra cui pitture, sculture e incisioni realizzate dall'artista nel corso dell'ultimo decennio. Il visitatore accederà alla mostra attraverso un "passaggio" realizzato con materiali fragili nelle tonalità del blu e del giallo, a simboleggiare la fragilità della speranza dell'uomo-migrante di integrarsi nel nuovo ambiente senza che la sua identità ne venga stravolta.

    A Trieste la mostra è realizzata nell'ambito della manifestazione Musei di Sera 2011 del Comune di Trieste, in collaborazione con la Sezione Italiana della Fondazione Ellenica di Cultura e la Comunità Greco Orientale di Trieste e con il sostegno del Comune di Trieste - Assessorato alla Cultura. L'artista Panos Mitsopoulos sarà presente negli spazi espositivi a disposizione del pubblico per un confronto di idee e opinioni.

    Panos Mitsopoulos (Itèa, Grecia) si è diplomato presso l'Accademia di Belle Arti Rietveld di Amsterdam. Negli ultimi anni elabora attraverso le sue opere il tema «confortevoli gabbie» in cui paragona la vita di un canarino in gabbia alla vita dell'uomo nelle metropoli contemporanee. Sfrutta in diversi modi il colore giallo chiaro che rimanda al canarino rinchiuso utilizzandolo in equilibri d'ombre e creazioni di gabbie, alcune comode, sospese in aria come in un vano tentativo di entrare l'una nell'altra. L'opera di Panos Mitsopoulos esprime resistenza, instabilità e riflette la liberazione insita in ogni fase di transizione e in ogni cambiamento.

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    Arte Sacra e Musica nella Pittura di Alice Psacaropulo

    Giannis Giapalakis: "Memorie delle Navi Liberty"

    Stratos Kalafatis. Athos, i colori della fede

    Alice Psacaropulo. Lo Spirito della Musica dall'età cicladica all'età barocca

    Andrea Valleri: Mythos




    Festival internazionale del cinema archeologico di Selinunte
    2a edizione, 04-07 agosto 2011
    Triscina di Selinunte - Castelvetrano (Trapani)
    www.camselinunte.com

    Tra i film in programma:

    - 06 agosto, Il giardino degli Dei, regia di Michael Schlamberger, Austria, 52'

    Niente ha influenzato maggiormente il mondo europeo delle idee dei miti dell'antichità greca. Ma l'ispirazione per questa poetica degli dei derivava anche dalla lussureggiante natura greca. Il mondo animale e vegetale sulle isole e sulla terra ferma è uno dei più multiformi che l'Europa possa offrire. Questo documentario non convenzionale si muove tra le storie affascinanti della mitologia e i fatti della natura - un viaggio del piacere attraverso il "giardino degli dei".

    - 07 agosto, I segreti del Partenone, di Gary Glassman, Francia, 78' (film fuori concorso)

    Come hanno fatto i Greci, a tagliare, trasportare ed assemblare i 13.400 pesantissimi blocchi di marmo di cui è fatto il Partenone? Il primo documentario realizzato con la partecipazione dell'equipe internazionale degli specialisti del tempio. Questi ultimi hanno messo disposizione i loro archivi filmici e fanno parlare le pietre di questo monumento dove tutte le conoscenze della Grecia antica-artistiche, matematiche, politiche, erano depositate come in un libro...




    Festival del Cinema Muto
    2a edizione, 30 giugno - 13 luglio 2011
    Fondazione Michael Cacoyannis - Atene

    Rassegna dedicata a celebri pellicole realizzate nel periodo del muto. La prima edizione, lo scorso anno, ha presentato una selezione di film scelti dal regista Michael Cacoyannis, tra cui alcuni classici, di Buster Keaton, D.W. Griffith, Charlie Chaplin, Clarence Brown, Sam Taylor. Nel 2011 in programma una selezione di pellicole europee girate fra il 1917 e il '29, proiettati con la colonna sonora originale oppure, nella eventualità non vi fosse, con le musiche di compositori elleni.

    Tra i film in programma alcuni capolavori, per esempio, Metropolis (1927) diretto da Fritz Lang, La corazzata Potemkin di Sergei Eistenstein (1925), nella versione con i sei minuti di riprese sulla scalinata di Odessa, Faust (1926) di F.W. Murnau, e Il gabinetto del dottor Caligari, di Robert Wiene (1919), primo esempio di cinema espressionista tedesco, oltre al film svedese Il fuorilegge e sua moglie (1918), di Victor Sjostrom, La fine di San Pietroburgo (1927), di Vsevolod Pudovkin, The manxman (1929), di Alfred Hitchcock, Michael (1924), di Carl Theodor Dreyer, Aelita, La regina di Marte (1924), di Yakov Protazanov, uno dei primi lungometraggi di fantascienza.




    Disegno di Dimitrios Mammis composto da un rettangolo suddiviso in nove rettangoli uguali disposti in fila di tre in ognuno dei quali vi è un occhio con variazioni di colore e disegno Uno sguardo sulla poesia greca in musica
    03 giugno 2011, ore 18.00
    Sala Giubileo - Filoxenia della Comunità Greco-Orientale di Trieste
    www.hfc-sezioneitaliana.com

    Presentazione: M. Kassotaki, D. Mammìs
    Musiche eseguite da: Irene Brigitte (voce), Giovanni Settimo (chitarra)
    Disegno: Dimitrios Mammìs

    La iniziativa è realizzata dalla Sezione Italiana della Fondazione Ellenica di Cultura, dalla Università di Trieste-Lingua e Letteratura Neogreca e dalla Comunità Greco Orientale di Trieste, in occasione della conclusione dei corsi di neogreco dell'anno scolastico in corso. Gli interventi saranno accompagnati dalla materiale audiovisivo.

    Programma:

    - Presentazione del programma a cura della lettrice di Lingua Neogreca dell'Università di Trieste, dott.ssa Maria Kassotaki, che ha curato la scelta dei testi poetici e la loro traduzione.
    - Breve presentazione delle poesie musicate in programma a cura del docente dott. Dimitrios Mammìs.
    - Lettura delle poesie nella versione originale e nella traduzione italiana da parte degli studenti dei corsi di neogreco della Fondazione Ellenica di Cultura, della Comunità Greca di Trieste e del Corso di Lingua e Letteratura Neogreca dell'Università di Trieste.
    - Interpretazione di alcune poesie musicate da parte dei musicisti Irene Brigitte (voce) e Giovanni Settimo (chitarra).

    Le poesie in programma sono:

    Ermes è venuto a nascondersi nel mio sogno (Poesia: Saffo; Musica: D. Papadimitriou)
    Erofìli (Poesia: G. Hortatzis; Musica: M.Hatzidakis)
    La biondina (Poesia: D. Solomòs; Musica: N. Màntzaros)
    Torna (Poesia: K. Kavafis; Musica: A. Adamopoulos)
    Marionette (Poesia: K.Kariotakis; Musica: Ipoghia Revmata)
    Perchè mi hai amata (Poesia: M. Polidouri; Musica: D. Papadimitriou)
    Il lamento (Poesia: O. Elitis; Musica: D. Papadimitriou)
    Negazione (Poesia: G. Seferis; Musica: M. Theodorakis)
    Chi è pazzo d'amore (Poesia: G. Sarandaris; Musica: M. Hatzidakis)
    La luna di carta (Poesia: N. Gatsos; Musica: M. Hatzidakis)
    Apro la bocca (Poesia: O. Elitis; Musica: M. Theodorakis)
    Conversazione con un fiore (Poesia: G. Ritsos; Musica: M. Theodorakis)
    Parlo (Poesia: M. Anagnostakis; Musica: M. Theodorakis)
    La belva del desiderio (Poesia: M. Ganàs; Musica: D. Papadimitriou)

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    "Noè in Città", di Efrossini Mandà

    Theodorakis incontra i poeti greci

    Erotòkritos. Poema di Vincenzo Kornaros (XVII secolo)

    Omaggio al poeta Nikos Gatsos. Poesie musicate da Chatzidakis, Theodorakis e Xarchakos

    Iannis Ritsos ispira artisti italiani




    L'atto creativo: Jannis Kounellis al Centro Sperimentale di Cinematografia
    23 maggio 2011
    Centro Sperimentale di Cinematografia - Roma

    L'artista greco, italiano di adozione, è stato protagonista del terzo appuntamento de l'Atto Creativo, il laboratorio interdisciplinare ideato da Daniele Luchetti, docente di regia presso la Scuola Nazionale di Cinema. Ogni lunedì, infatti, si alterneranno ospiti provenienti da arti e mestieri diversi, non solo del mondo dello spettacolo, per stimolare una riflessione collettiva sul tema della creatività e sulle sue molteplici declinazioni. "L'artista è qualcuno che reca così tanto piacere da cambiarti la vita, senza essere didascalico ma rimanendo poetico". Questo è il messaggio che Kounellis ha voluto regalare agli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia che hanno ascoltato rapiti le parole di questo grande artista che ancora sa stupire e destabilizzare, non solo con le sue opere ma anche con il suo carisma, misurato ma incisivo, che suscita continui interrogativi.

    Jannis Kounellis, pittore, poeta e scultore, negli anni '60 ha cambiato il concetto di esposizione attraverso l'allestimento di oggetti e materiali di uso quotidiano estraniandoli dal loro contesto naturale e ridando loro una nuova dimensione. Pensare al pubblico è fondamentale, ribadisce Kounellis, la partecipazione e lo scambio con chi fruisce dell'opera d'arte produce l'energia necessaria a farla "respirare", a renderla viva. I 12 cavalli agganciati ad una corda come quadri alle pareti e esposti all'Attico di Roma nel 1969, hanno ribaltato la stessa concezione di galleria che diventa finalmente spazio condiviso, luogo teatrale aperto alla comunicazione con gli altri. Kounellis afferma che l'artista non deve chiudersi, come purtroppo succede negli ultimi tempi a causa del consumismo dilagante e della troppa attenzione al mercato, l'artista deve vivere e aprirsi al mondo. (Comunicato ufficio stampa CSC)




    Assemblaggio realizzato da Stavros Moschopoulos Stavros Moschopoulos: Poetry in a Pond of Japanese Umbrellas...
    12 maggio (inaugurazione ore 18.00-21.00) - 26 maggio 2011
    St. Stephen's Cultural Center Foundation - Roma

    Il nuovo lavoro di Stavros Moschopoulos è una serie di favole, assemblate dentro scatole acriliche che definiscono e delimitano lo spazio e allo stesso tempo, per la loro trasparenza, si espandono nello spazio circostante, assorbono e riflettono la luce esistente diventando parte e fondendosi armoniosamente con esso). Oggetti trovati e conservati lungo il percorso della vita, idee e ispirazioni si combinano con le radice dell'artista per creare un'esperienza visiva di una storia che in quanto personale è anche unica ma che nel contempo risulta familiare alla psiche e al Dna di colui che l'osserva.

    Una mitologia che è primitiva, subconscia e intuitiva ma anche contemporanea, conscia, moderna. La Grecia antica fusa con il presente in un senso quantistico di doppia esistenza che si materializza come una singola entità sotto gli auspici dei pensieri e dell'esperienza dell'osservatore. L'arte bizantina della devozione incontra gli aspetti post-moderni del riciclo, creando nella mente un circo visivo, una comunione cospirativa tra l'artista e lo spettatore, chiamato a partecipare attivamente al mistero.




    Installazione artistica realizzata da Eleni Fotiadou Eleni Fotiadou: Choes - Libagioni
    12 maggio (inaugurazione ore 19.00) - 29 maggio 2011
    Cripta di San Teodoro al Palatino - Roma

    La mostra-installazione audiovisiva Choes - Libagioni, dell'artista Eleni Fotiadou, crea un ambiente mistico di osservazione esperienziale, offrendo alla spettatore una catarsi in un bagno sonoro di toni e risonanze ricorrenti e motivi ritmici. L'artista riesce a congelare il tempo insistendo sulla tecnologia analogica, creando immagini in un tempo non reale. Immagini che sono talvolta il risultato di una casualità rituale che si concentrano sulla rinegoziazione della funzione di oggetti dimenticati di uso quotidiano e giocattoli.

    Choes - Libagioni è stata già presentata con successo in Grecia, sotto il patronato del Comune di Salonicco e della Soprintendenza per i Beni Culturali. Roma rappresenta la seconda tappa di questo viaggio artistico, che si svolge su tre crocevia culturali dell'asse di via Egnatia: Roma, Salonicco, Costantinopoli, città eterne e multiculturali, di carattere sovranazionale. Il luogo appositamente selezionato della Cripta della Chiesa Ortodossa di San Teodoro, fornisce una fattiva collaborazione con l'antico poema greco epitalamio, sopravvissuto da Catullo fino ad incontrarsi di nuovo con la poesia popolare greca.

    Eleni Fotiadou è nata a Salonicco, ha studiato presso la Scuola Superiore di Belle Arti di Salonicco, al Wimbledon College of Art (MA Painting) e presso la Slade School of Fine Art (M.F.A. Media). E' Dottoressa in Giurisprudenza della Università di Paris II Panthèon. Ha al suo attivo importanti premi e numerose mostre personali e collettive in Grecia e in diversi paesi. Le sue opere sono in collezioni pubbliche e private. Il 12 maggio, giorno della inaugurazione, un esperimento di Kirlian Photography, con l'immediata visualizzazione dell'impatto degli stimoli audiovisivi sul campo energetico umano, alla presenza della coppia Nigel e Susan Hutchings, fondatori del British Institute of Radiation Field Photography.




    "Verso la Pasqua ortodossa"
    Puntata della rubrica radiofonica "Qui comincia"

    20 aprile 2011
    www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-3fc2d6cd-500e-4e57-822c-9fdb9094d8f4.html




    Comunità Ellenica Pavese
    Anniversario della ricorrenza nazionale della Grecia - 25 marzo 1821


    Programma:

    - 25 marzo 2011, ore 19.00
    Messa Solenne - Grande Magnificazione presso la Chiesa Greco Ortodossa di Sant'Ambrogio (Pavia)

    - 27 marzo 2011, Aula Scarpa - Università di Pavia, ore 17.00
    Manifestazione commemorativa per la ricorrenza nazionale ellenica della Rivoluzione del 25 marzo 1821 per la Liberazione della Grecia dal dominio ottomano: La cronistoria della Rivoluzione Greca. Celebrazione della ricorrenza, con narrazione, canti, poesie e diapositive, dagli alunni (ragazzi ed adulti) della scuola di greco della Comunità Ellenica Pavese.




    Thessaloniki International Film Festival
    51esima edizione, 03-12 dicembre 2010

    La produzione cinematografica nell'attuale congiuntura economica, il confronto tra autori affermati ed esordienti, le nuove tecnologie e gli effetti sulla realizzazione del film, il cinema indipendente: sono stati tra i temi più in evidenza nella edizione di quest'anno della principale rassegna di cinema internazionale dei Balcani e tra le più importanti dell'Europa.

    Articolo di Ninni Radicini




    "Tino Sangiglio, professione grecista"
    Conferenza in memoria di Tino Sangiglio


    11 marzo 2011, ore 17.30
    Sala Giubileo - Trieste

    Introduzione: Lucia Marcheselli - Loukas, Gianfranco Scialino
    Presentazione: Thanassis Papathanassiou
    Iniziativa promossa da: Università di Trieste - Lingua e Letteratura Neogreca; Istituto Giuliano di Storia, Cultura e Documentazione; Comunità greco orientale di Trieste; Fondazione Ellenica di Cultura




    Particolare della locandina della mostra Maratona 2500 anni che rappresenta un guerriero con uno scudo che si trasforma in maratoneta con variazione di colori Locandina della mostra Maratona 2500 anni Locandina della mostra fotografica di Roberta Radini Un disegno celebrativo dei 2500 anni trascorsi dalla battaglia di Maratona con al centro il disegno di un guerriero con uno scudo stilizzato in nero Maratona, 2500 anni (490 a.C - 2010 d.C)

    Bavisela, dintorni di Maratona
    Fotografie di Roberta Radini


    26 febbraio - 10 marzo 2011
    Sala Filoxenia - Trieste
    www.hfc-sezioneitaliana.com

    In questo combattimento memorabile, avvenuto nel settembre del 490 a.C., gli Ateniesi e i Plateesi, guidati dal polemarco Callimaco e da Milziade, riuscirono a respingere l'attacco dell'Impero Persiano, all'epoca governato da re Dario I, che grazie alla sua potenza militare aveva già conquistato gran parte del Medio Oriente. L'esercito greco riuscì a compensare la superiorità numerica dei Persiani soprattutto grazie all'abilità strategica di Milziade,ottenendo una storica vittoria. La Battaglia di Maratona fu il primo scontro tra la civiltà orientale persiana e quella occidentale greca e come tale nel corso del tempo ha assunto un valore simbolico.

    Partendo da questo presupposto, la mostra sviluppa il tema centrale della Battaglia di Maratona come modello diacronico di eroismo ed eterna fonte d'ispirazione per scrittori, artisti e pensatori delle generazioni successive, evidenziandone tanto l'importanza per la storia mondiale quanto l'influsso sulla formazione della moderna civiltà occidentale. La mostra presenta materiali d'archivio appartenenti alla ricca collezione di opere rare dello studioso e scrittore greco Giorgos Dolianitis. Attraverso la presentazione di opere di autori del passato più o meno recente che hanno tratto ispirazione dall'impresa di Maratona, la mostra intende soffermarsi sul modo in cui i valori di eroismo, libertà, democrazia e virtù che l'hanno caratterizzata abbiano influenzato a livello internazionale le correnti ideologiche dei secoli XVIII e XIX.

    Parallelamente, ripercorre l'origine storica della gara della maratona rifacendosi alla leggendaria impresa del combattente che percorse correndo la distanza tra Maratona, luogo della battaglia, e la città di Atene per portare agli ateniesi la notizia della vittoria. Secondo la leggenda, il celebre corridore compì l'intero tragitto senza mai fermarsi e una volta arrivato a destinazione trovò la forza di pronunciare solo la parola nenikíkamen (abbiamo vinto) prima di spirare. Proprio per celebrare questa nobile impresa fu istituita la gara della maratona che per la prima volta si tenne durante i Giochi Olimpici di Atene del 1896, le prime Olimpiadi dell'era moderna. Il nome di Spyridon Louis, vincitore della prima maratona ai Giochi del 1896, è rimasto impresso nella storia.

    L'idea di inserire la gara della maratona nel programma dei Primi Giochi Olimpici è da attribuire all'illustre accademico francese Michel Bréal e fu sostenuta con determinazione dal fondatore dei Giochi Pierre de Coubertin. L'intento era quello di dare vita a un evento che celebrasse la storia dell'antica Grecia attraverso la rievocazione di un episodio del passato glorioso. Si può a ragione ritenere che questi Giochi Olimpici rappresentarono per la Grecia e per il mondo intero un avvenimento di enorme importanza non solo dal punto di vista agonistico, ma anche per il forte richiamo storico e culturale collegato alla Battaglia di Maratona.

    La mostra è già stata presentata, sotto l'egida delle autorità diplomatiche e consolari elleniche, nelle città di Vienna, Varsavia, Vilnius, Tel Aviv, Pretoria, Pechino, Bratislava, Belgrado, Marsiglia, Odessa, Bucarest, Lussemburgo, Baku, Algeri, Zagabria, Colonia, Sarajevo, Lubiana, Alessandria d'Egitto, Kinshasa, Berna, Yerevan e Stoccolma. La mostra è realizzata dal Ministero degli Esteri e dal Ministero della Cultura e del Turismo ellenici ed è organizzata in collaborazione con la Fondazione Ellenica di Cultura e la Comunità Greco Orientale di Trieste in occasione dell'anniversario dei 2.500 anni dalla storica Battaglia di Maratona.

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    2.500esimo anniversario della Battaglia di Maratona




    Icona di Gesù Cristo dipinta da Alexis Kitsonis Icona della Madonna dipinta da Vassiliki Anastassopoulou Icona di Gesù Cristo dipinta da Olga Anastassopoulou L'icona greca: contemplando tra bellezza e preghiera
    Vassiliki Anastassopoulou, Olga Anastassopoulou e Alexis Kitsonis


    23 febbraio - 27 febbraio 2011
    Sala Santa Maria di Gualtieri - Pavia

    Mostra di Arte Bizantina con il sostegno e la collaborazione del Comune di Pavia, la promozione della Comunità Ellenica Pavese CO.EL.PA. e il patrocinio del Consolato Generale di Grecia a Milano.

    Immagini (da sinistra a destra):
    1. Icona realizzata da Alexis Kitsonis
    2. Icona realizzata da Olga Anastassopoulou
    3. Icona di Vassiliki Anastassopoulou




    Conferenza di Theo Angelopoulos
    08 febbraio 2011
    Centro Sperimentale di Cinematografia - Roma

    Nel programma del ciclo di incontri tra gli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia e alcuni dei più grandi autori e professionisti del panorama cinematografico internazionale, l'incontro con Theo Angelopoulos che ha raccontato di quando nel 1962 ha iniziato a studiare all'IDHEC di Parigi e frequentava la Cinémathèque Francaise di Henri Langlois dove, preso dalla sete di cinema, assisteva a tutte le proiezioni comprese quelle dei film di Mizoguchi senza sottotitoli.

    Molte le domande degli allievi della scuola e molti i suggerimenti che Angelopoulos ha dato soprattutto ai futuri registi e direttori della fotografia. Una lezione di regia quella del maestro che ha sottolineato l'importanza della personalità di un autore, il proprio modo di scrivere con la macchina da presa, "essere aperti al dialogo e al cambiamento, saper usare tutti i mezzi che oggi la tecnologia ci mette a disposizione non considerandoli solo un modo per rendere più facile il proprio lavoro, ma come una nuova opportunità dì espressione, è questo che fa la differenza".

    Marcello Mastroianni: Il passo sospeso della memoria (Articolo di Ninni Radicini)




    Città portuali del Mediterraneo Orientale: Trieste, Salonicco, Smirne, XVII - XVIII secolo
    08 febbraio 2011 ore 18.30
    Sala dell'Albergo Filoxenia - Trieste

    Conferenza della prof.ssa Olga Katsiardi-Hering, docente di Storia dell'Ellenismo Moderno presso l'Università di Atene.




    Trieste Film Festival
    20-26 gennaio 2011
    www.triestefilmfestival.it

    Film ellenico in programma
    - Sezione Cortometraggi

    Casus belli
    regia di Yorgos Zois, 11', senza dialoghi, colori, 35mm, Grecia, 2010

    "Delle persone in colonna e in attesa; tutto è in ordine. Sono tutte in attesa spasmodica di qualcosa: prodotti, divertimento, religione, arte, denaro. Ma nell'ultima coda l'attesa spasmodica riguarda... il cibo... Se il cibo finisce, hanno inizio i disordini. E se una persona cade, cadiamo tutti." (Y. Zois)

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    James Joyce: His Greek Notebooks

    Presentazione del documentario storico drammatizzato "1866", di Foti Konstantinidis

    Trieste Film Festival 2010 (Programmazione di film greci)

    Focus sulla Grecia al Festival Maremetraggio 2009




    Stefanos Tsivopoulos: Amnesialand
    termina lo 05 marzo 2011
    Prometeogallery di Ida Pisani - Milano
    www.prometeogallery.com

    Prima personale italiana dell'artista greco Stefanos Tsivipoulos. I lavori in mostra sono stati concepiti e realizzati in occasione di "Manifesta8", la biennale europea di Arte Contemporanea, e riflettono sulle immagini e sul loro rapporto con la Storia, nonché sul tema della memoria collettiva e della sua cancellazione. Amnesialand è un docu-fiction che combina immagini del paesaggio e materiale d'archivio ed è ambientato a La Union, località nella regione di Murcia in Spagna un tempo importante centro minerario. L'eredità di questo glorioso passato consiste anche in un archivio fotografico che ritrae la ricca borghesia dell'epoca, che grazie alla miniera trasformò la vicina città portuale di Cartagena in un importante centro di scambi commerciali.

    Le immagini provenienti dell'archivio Casau di Cartagena, che coprono un periodo che va dal 1910 al 1950, raffigurano gruppi persone e interni di abitazioni le cui immagini spesso venivano scattate appena prima che la casa iniziasse ad essere abitata, per rappresentare lo status politico, economico e sociale raggiunto dal proprietario e trasmettere e preservare i valori e l'identità della sua famiglia. Un narrazione meditativa ci prospetta un mondo futuro in cui le immagini non esisteranno e ci fa riflettere sul trascorrere del tempo e su ciò che esso si lascia indietro di fisico e di psicologico.

    La diaproiezione An image dies when the gaze that lights on it has disappeared si focalizza sulla serie di immagini di interni facenti parte dell'archivio Casau. Stefanos Tsivopoulos (Praga, 1973), vive e lavora ad Amsterdam e ad Atene. Di recente il suo lavoro è stato esposto alla Fondazione Pistoletto di Biella, al Centre Pompidou di Parigi e al Museo di Arte Contemporanea di Atene. Dello scorso anno è una sua personale in Germania presso l'Heidelberger Kunstverein. Nel 2007 ha fatto parte della collettiva "The Archive" presso prometeogallery di Ida Pisani.




    La questione pontiaca come questione europea
    Conferenza di Michalis Charalambidis


    04 febbraio 2011, ore 19.00
    Fondazione Lelio Basso - Roma

    Presentazione




    Jannis Kounellis
    Puntata del programma "Passepartout" dedicata all'artista ellenico

    Rai Tre, 09 gennaio 2011
    www.passepartout.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-2c41bbdc-b3b6-49aa-a91d-ccabdc6a8858.html




    Workshop dedicato al repertorio di musica rebetika per bouzouki e strumenti a plettro
    22-23 gennaio 2011, ore 10.00
    Associazione Culturale Khatawat - Forlì
    www.khatawat.it - www.carmelosiciliano.it

    Il workshop (22 gennaio) avrà carattere teorico-pratico: illustrazione nel dettaglio delle caratteristiche della prassi esecutiva della musica rebetika; tecniche di ornamentazio ne e di stile del bouzouki greco e degli strumenti a plettro utilizzati in questo repertorio (baglamas, tzouras, chitarra). Con vari strumenti a disposizione degli allievi, oltre a materiale audio, spartiti e appunti vari su ritmi, modi e repertorio. L'incontro di introduzione alla musica tradizionale greca (23 gennaio) è sulla musica popolare greca nel suo insieme, e ha carattere teorico, rivolgendosi a musicisti, dilettanti, appassionati. Attraverso videoproiezioni e ascolti saranno trattati: la geografia e regionalità della musica tradizionale greca; le forme e i generi; gli strumenti; le danze e i ritmi; i modi più utilizzati; la Catastrofe di Smirne e la musica rebetika.

    Programma

    - Impostazione generale sugli strumenti (bouzouki, tzouras, baglamas...)
    - Diteggiatura e tecnica per la mano sinistra
    - Tecnica per la mano destra
    - Principali scale e modi (dromi) utilizzati nel repertorio di musica rebetika: saranno trattati in particolare i dromi chitzaz, kiourdi, saba, ousak, nikriz
    - Introduzione alla prassi esecutiva della musica rebetika e all'ornamentazione melodica, e relative tecniche
    - Analisi ed esecuzione dei seguenti brani: Karavotsakismata, Ego mangas fenomouna, O thermastis, Frangosiriani, I fonografitzides, I foni tou argile, Mikros arravoniastika, Ta dio sou cheria pirane...





    Il fratello greco
    di Diego Zandel, ed. Edizioni Hacca

    Presentazione romanzo
    20 gennaio 2011, ore 19.00
    Libreria Fandango Incontro - Roma

    Presentano il romanzo: Giancarlo De Cataldo ed Helene Paraskeva
    Marta Neri (voce) e Simone Branchesi (fisarmonica) interpreteranno alcune canzoni greche

    Errico Sapori, cinquant'anni da poco passati, un prepensionamento non voluto e una famiglia cui è legato da profondo affetto cristallizzato nell'abitudine, vola sull'isola di Kos, in Grecia, alla ricerca di Zafira, la donna che dopo l'8 settembre 1943 aveva salvato suo padre in fuga dai nazisti. Novello Ulisse impegnato in un viaggio a ritroso alla ricerca di un passato che gli appartiene almeno quanto il futuro incerto che lo aspetta, sull'isola di Kos Errico troverà l'amore di Soula e un segreto inconfessato che aprirà una porta su nuove realtà e consapevolezze. (Pietro Spirito)

    Il fratello greco è un romanzo intriso di colori, vita, delusione, desideri spenti e riaccesi, pizzicato dalla storia del Novecento, dominato dalla scrittura decisa, a tratti poetica, a tratti precisa, sempre limpida, di chi, con la scrittura, si misura da sempre. (Marilù Oliva)

    Romanzo splendido e originale. (Giuseppe Pederiali)




    Alexis Akrithakis
    02 dicembre 2010 - 29 gennaio 2011
    Kalfayan Galleries - Atene
    www.kalfayangalleries.com

    Mostra dedicata a uno degli artisti ellenici più rappresentativi del Modernismo. Opera centrale di questa rassegna è l'installazione Bar, presentata al pubblico per la prima volta nel 1981 alla Galleria Bernier di Atene. In seguito è stata parte di una collezione americana, per poi, in questa occasione, tornare in Grecia. Alexis Akrithakis (1939-1994), la cui formazione è stata in gran parte da autodidatta, oltre che ad Atene ha vissuto a Parigi e a Berlino, dalla fine degli anni '60 fino alla metà degli '80, periodo considerato tra i più creativi della sua carriera. Bar - installazione in legno - è stata ideata proprio in quegli anni, si ritiene ispirata a un luogo preciso: il ristorante della moglie, dove si riunivano vari intellettuali.

    La mostra presenta, tra gli altri, due lavori dedicati ai suoi amici, lo scrittore Kostas Tachtsis e il poeta Georgios Makris, e vari - caratterizzati da simboli archetipici - del periodo trascorso in Germania. Quella di quest'anno è la terza esposizione in cinque anni allestita presso le Gallerie Kalfayan, dopo quella del 2005 e l'altra tra la fine del 2008 e l'inizio del 2009.



    * Ninni Radicini, coautore del libro La Grecia contemporanea (1974-2006), ha pubblicato articoli su vari periodici, recensioni e prefazioni a libri.

    Copertina del libro La Grecia contemporanea 1974-2006 di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini       La Grecia contemporanea (1974-2006)
    di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
    prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
    ed. Polistampa, 2007


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